JESI – C’è tempo fino a domani 25 giugno per visitare a Palazzo dei Convegni (orari 10-13, 18-23) “Orologi senza tempo”, la mostra voluta e allestita da Alfredo Benigni, nome che, insieme ad Ubaldo, parla subito di orologi agli orecchi degli jesini e non solo, dal negozio storico di via Cavour. In mostra, quasi 300 pezzi, dalla riproduzione dei più antichi strumenti per misurare il tempo inventati dall’uomo fino alla collezione di orologi, da tavolo e da polso, che, di proprietà di Alfredo o provenienti da privati, raccontano del rapporto fra l’umanità e il cruciale concetto del tempo.
«Un tema su cui, dopo 44 anni di questo lavoro, mi sono voluto fermare a riflettere – “spiega” la mostra Benigni – inevitabilmente, mi incuriosisce e mi affascina. Cos’è davvero il tempo, che nessuno ha mai visto né percepito con alcuno dei cinque sensi dell’uomo? Ho voluto costruire su questo un percorso didattico che possa spingere a porsi delle domande. Dal tempo calcolato in base all’alternarsi di giorno e notte, luce e buio, agli albori della umanità, a quello scandito dalle ombre o dai rintocchi dei campanili fino alla misurazione del tempo portato al polso».
All’esposizione Alfredo ha lavorato insieme alle figlie Lucia e Letizia. Una “mostra espositiva di strumenti per la misurazione del tempo e orologi vintage”. «Quasi 300 pezzi – dice Benigni – che vanno dalla riproduzione dei più antichi mezzi che le civiltà si sono date per misurare il tempo, meridiane, gnomoni, clessidre ad acqua e sabbia, fino alla collezione mia personale, ma non solo, di orologi vintage. Un percorso storico, che va dal 3.500 avanti Cristo ai giorni nostri».