JESI – Addio all’autorecupero del San Martino. L’ipotesi di riqualificare la struttura di Corso Matteotti dando la possibilità agli acquirenti di prestare ore lavorative per la manodopera, al fine di ridurne il prezzo di vendita, non si è rivelata praticabile. L’interesse mostrato dai cittadini non è stato sufficiente a far decollare il progetto. Dunque, si cambia.
L’obiettivo è intercettare fondi europei ed è per questo che la giunta guidata dal sindaco Massimo Bacci intende partecipare al programma Urban Innovative Action volto ad individuare e testare nuove soluzioni che affrontino problematiche relative allo sviluppo urbano sostenibile. Gli enti locali possono pertanto presentare un progetto su determinati temi (Housing, Lavoro e competenze nell’economia locale, Adattamento al cambiamento climatico, Qualità dell’aria), che potrà ricevere un cofinanziamento massimo di 5 milioni di Euro, per una durata di realizzazione massima di 4 anni. Ogni partner beneficiario del cofinanziamento (max. 80% da parte dell’Europa) dovrà essere in grado di garantire un contributo pubblico o privato a copertura del restante 20%, in denaro o nella modalità cosìdetta in-kind (in natura).
«L’idea del progetto – spiega l’amministrazione comunale – è quella di supportare le fasce grigie della popolazione (anziani, giovani coppie, persone divorziate) attraverso l’implementazione di un modello gestionale/organizzativo che interessi una serie di alloggi realizzati allo scopo di rispondere alle specifiche esigenze di queste categorie. Per tale scopo è stato preso in considerazione il complesso San Martino che è collocato in centro in prossimità di Corso Matteotti: la struttura presenta un sempre più evidente e progressivo degrado ed un intervento su tale immobile, attraverso una adeguata riprogettazione e riqualificazione degli spazi, potrebbe rispondere alle esigenze del bando consentendo contestualmente il recupero dell’involucro edilizio che può arricchirsi di nuove funzioni non solo di tipo residenziale ma rivolte alla collettività attraverso la disponibilità di spazi da adibire ad attività assistenziali, ricreative e sportive volte anche alla collettività. L’idea è quella di implementare nel medesimo complesso servizi per i residenti da quelli sanitari finalizzati non solo alla cura ma anche alla prevenzione e riabilitazione, a quelli che favoriscano la socializzazione. Con la partecipazione dell’ASP verrà inoltre costruito e sperimentato un innovativo sistema gestionale in relazione alle attività socio-assistenziali e di co-housing per i diversi target di popolazione a cui è indirizzato il progetto. Gli alloggi potranno essere realizzati con sistemi innovativi, implementando le più moderne tecnologie in campo di efficientamento energetico e di domotica».
La durata complessiva del progetto si aggira intorno ai 36 mesi. Il budget complessivo si presume possa attestarsi entro i 3 milioni di euro di cui 1.920.000 per la riqualificazione dell’immobile.