JESI – Mattinata ricca di emozioni, quella di oggi 2 giugno, al Teatro Pergolesi di Jesi dove è stata consegnata la Costituzione ai neo diciottenni in occasione della Festa della Repubblica. Con l’occasione il Premio Calamandrei 2018 è stato consegnato a Ugo De Siervo, Presidente Emerito della Corte Costituzionale.
I ragazzi che compiranno 18 anni nel 2018 sono 306, circa 150 quelli che stamattina hanno ricevuto la Costituzione dalle mani del Sindaco di Jesi Massimo Bacci che per il settimo anno si trova a ricoprire questo incarico: «È un momento che vivo sempre con grande emozione – ha detto il primo cittadino – La Costituzione raccoglie diritti e doveri, ricordo in proposito la possibilità con la maggiore età di donare il sangue». Presente al Pergolesi anche una delegazione dell’Avis di Jesi che ha lasciato opuscoli informativi ai ragazzi. Il primo a ricevere la Costituzione è stato Federico, il ragazzo che lo scorso mese di marzo aveva coniato l’hashtag #lassalechiuse riferendosi alla decisione di tenere chiude le scuole per la neve.
La parola è passata ai ragazzi che hanno letto i primi quattro articoli della Carta Costituzionale ricordando il filosofo Locke «Dove non c’è legge non c’è libertà». A seguire la lectio magistralis di Ugo De Siervo, Presidente del consiglio scientifico dell’Istituto di Diritto internazionale della pace “Giuseppe Toniolo”, Presidente Emerito della Corte Costituzionale, è stato docente di Diritto Costituzionale presso l’università di Firenze. I suoi maggiori interessi scientifici riguardano la storia della Costituzionale, i principi e i diritti costituzionali, il diritto regionale, il sistema delle fonti, il processo di costituzionalizzazione dell’Europa, la giustizia costituzionale: su questi temi ha pubblicato molteplici scritti.
«La Costituzione Italiana è nata in un momento di grande tensione politica – ha ricordato De Siervo – E’ stata la saggezza delle diverse anime politiche a portare questo risultato. Differenti le anime che si sono trovate a rifondare le basi della convivenza, processo evidentemente non semplice visto che il Paese era diviso e veniva da un momento molto complesso. Merito va alla grande saggezza della classe dirigente di allora che, nonostante le diversità culturali e politiche, è riuscita mettere nero su bianco la nostra costituzione che non è nè breve nè oscura, ma ambiziosa e analitica perché vuole far corrispondere i valori di democrazia e uguaglianza alla macchina organizzativa. La costituzione raccoglie i valori fondanti della società, deve sempre essere attuata». A Ugo De Siervo è stato assegnato il Premio Calamandrei 2018, questa la frase di Piero Calamandrei riportata nella pergamena del premio: «Credo che i nostri posteri sentiranno più di noi, tra un secolo, che da questa nostra Costituente è nata veramente una nuova storia: e si immagineranno che in questa nostra assemblea seduti su questi scanni non siamo stati noi, uomini effimeri di cui i nomi saranno cancellati e dimenticati, ma sia stato tutto un popolo di morti, di quei morti, che noi conosciamo ad uno ad uno, caduti nelle nostre file, nelle prigioni e sui patiboli, sui monti e nelle pianure, nelle steppe russe e nelle sabbie africane, nei mari e nei deserti» (Piero Calamandrei, Assemblea Costituente, 4 marzo 1947).
La giornata è iniziata con la deposizione di una corona d’alloro al monumento alla Repubblica in Piazza Indipendenza.