JESI – Ieri, 5 giugno, lanciata anche la campagna social del Comune riguardante la tutela degli animali d’affezione e il rispetto del decoro urbano, campagna presentata il 29 maggio scorso dall’assessora all’ambiente Cinzia Napolitano
Ad essere coinvolti tutti i principali canali di comunicazione come il sito internet, Whatsapp, Twitter, Instagram, Facebook.
Reazioni favorevoli e centinaia di adesioni in poche ore, fanno sapere da piazza Indipendenza, con commenti che auspicano maggiore severità nei controlli e segnalazioni di zone dove la problematica decoro e pulizia è maggiormente sentita.
Basta, comunque, scorrere la pagina Fb del Comune per rendersi conto di quanto l’argomento susciti interesse, con prese di posizione anche critiche.
Sui “cani a passeggio” con relativa imposizione verso il proprietario – pena sanzioni – a pulire tutto quanto viene “rilasciato” dall’animale, si va da «multiamo anche chi lascia la città sporca di immondizia… c’è un accanimento sfrenato contro i proprietari di animali» a «venite in via Campania, di fronte al Lidl, non troverete solo escrementi di cane ma anche di essere umano, bottiglie, buste della spazzatura. È orrore». E non c’è solo quella via.
Ma anche chi afferma: «Era ora, è inconcepibile che le persone portino i cani a fare i bisogni nei giardini della scuola e non si degnino nemmeno di raccoglierli», oppure: «Finalmente… grazie!» E chi invita «a svuotare i cestini che si riempiono all’inverosimile e inappropriatamente».
Non suscita particolare “simpatia” l’invito a munirsi di una bottiglietta d’acqua per versare il liquido sulla pipì dei cani: «Sarebbe utile che ci fossero delle fontanelle, con una bottiglietta si fa poco» o chi ironizza pensando di portarsi dietro un’autobotte.
Ognuno dice, giustamente, la sua di fronte a una realtà cittadina che, oggettivamente, non risplende per pulizia. Anche se un po’ tutti noi dovremmo pensare a far la nostra parte.
Sanzioni, comunque, sono previste per chi getta cicche, carte, rifiuti in genere a terra e non custodisce adeguatamente gli animali. Vigileranno le guardie zoofile di Legambiente competenti ad applicare le “multe”.
Dopo l’affissione di manifesti e la campagna social sarà la volta di vessilli nei parchi pubblici, con lo stesso “invito“. Parchi pubblici che costituiscono un’altra nota dolente.
«Io abito vicino al parco del Vallato – recita un commento – pieno di bottiglie di birra e alcolici, bottiglie rotte, cartacce, ragazzi che fumano erba che quando passi senti un odore strano. Il comune è proprio ridicolo con questi cartelloni».
Ma è pur vero che bisogna in qualche modo cominciare. Anche se, dice ancora qualcuno: «Ci sono problemi più importanti da risolvere…».