JESI – Centocinquantanove giorni di lavoro non pagato assieme agli addetti del servizio manutenzioni stabili, politiche energetiche e progetti europei del Comune. Positivo all’alcoltest alla guida, uno jesino ha scelto di commutare la pena prestando attività di pubblica utilità. Entrerà in servizio entro fine novembre e il programma dettagliato verrà trasmetto alla stazione dei Carabinieri di Jesi, al fine di permettere l’esecuzione dei controlli.
La legge stabilisce infatti che il giudice, ad esplicita richiesta degli stessi condannati, possa emettere, al posto di pene detentive o pecuniarie, una sentenza che preveda un lavoro di pubblica utilità consistente nella prestazione di un’attività non retribuita a favore della collettività da svolgere, per il determinato periodo fissato dal giudice stesso, presso gli enti pubblici appositamente convenzionati.
Tale possibilità è limitata ai soggetti che hanno violato il Codice della Strada, principalmente per guida in stato di ebbrezza in conseguenza dell’uso di bevande alcoliche, a patto che non abbiano provocato incidenti stradali. Non è prevista, come detto, alcuna retribuzione. Nella maggior parte dei casi, il Comune ha utilizzato queste persone per la manutenzione di strade e aree verdi.