JESI – «Non appena saranno certi data delle elezioni (il 12 giugno, ha poi dato notizia il presidente del Consiglio comunale Daniele Massaccesi, nda) e candidati in corsa, chiederò loro di partecipare a una conferenza stampa qui in Comune, dove spero tutti confermino la volontà di favorire l’insediamento Amazon». Così poco fa in Consiglio il sindaco Massimo Bacci. L’operazione per l’arrivo alla Coppetella del maxi hub del colosso dell’e-commerce è in bilico ma non definitivamente tramontata.
«C’è da terminare un cammino burocratico- amministrativo, con l’adozione e l’approvazione della variante – dice Bacci – che però non può essere approvata se non ci sono condivisione e assenso alla variante da parte di Interporto. Interporto che, lo ribadisco, ha avuto a mio parere in questa vicenda un comportamento non in linea con gli scopi di quella società, mettendoci un tempo enorme a trovare un accordo col privato proponente la variante. Accordo che non è ancora stato formalizzato. E intanto sono scaduti i termini contrattuali dell’accordo invece fra Scannel (la società che dovrebbe materialmente realizzare la struttura prevista, nda) e Amazon, che avrebbe poi preso in locazione il centro logistico».
Ora, dice Bacci: «Il polo poteva essere realizzato in tempi molto brevi, giugno 2023 (tempi ora saltati, nda). Il Comune di Jesi si era mosso per la parte di sua competenza in tempi molto celeri. Ora spero Amazon non abbia rinunciato del tutto al progetto. Ma certo che nel frattempo alcune condizioni sono cambiate, dall’aumento del costo delle materie prime alla guerra in Ucraina. C’è da capire se alla luce anche di ciò Amazon vuole restare». Sollecitato poi da Samuele Animali (Jesi in Comune), Bacci dice sulle prospettive occupazionali del progetto: «Nel centro Amazon che abbiamo visitato in provincia di Rieti, più piccolo di quello previsto a Jesi, lavorano a tempo indeterminato, dopo tre anni dall’apertura, mille e 700 persone. E nei periodi di picco, se ne assumono altre 600 a tempo determinato. Con in aggiunta l’indotto».
In aula, in replica, Bacci riceve una prima risposta da uno dei candidati, Lorenzo Fiordelmondo, consigliere Pd e proposto dal centrosinistra: «Verrò e dirò che c’è tutta la volontà di recuperare il progetto. Il tema non è Amazon sì o no. Su Amazon sì, non c’è nessun dubbio da parte nostra. Ma crediamo che del tema faccia parte un contorno che andava affrontato con il territorio. E non è stato fatto. E le istituzioni non hanno saputo parlare con voce univoca».