JESI – «Il politico è colui che si pone al servizio della comunità, azzerando le distanze con il cittadino. E non viceversa. Non è il protagonista, ma lo “strumento” per risolvere le problematiche e disegnare il futuro». È la filosofia con cui Silvia Gregori affronterà le prossime elezioni regionali. Candidata con Forza Italia a sostegno del candidato presidente del centrodestra Francesco Acquaroli, la consigliera comunale di Jesi sta già incontrando associazioni e imprese per raccoglierne le istanze e le esigenze da portare sugli scranni dell’Assemblea Legislativa delle Marche.
«Ragionamento e concretezza sono determinanti per rappresentare il territorio, non gli slogan da gridare in piazza o sui social – rimarca Silvia Gregori -. Con l’odio non si va da nessuna parte. Un consigliere regionale deve essere in grado di affrontare tutte le tematiche, non esclusivamente qualche “cavallo di battaglia” a beneficio di Facebook. Bisogna studiare, approfondire, documentarsi. Soprattutto, è fondamentale ascoltare. Tutto parte dall’ascolto. Questo è fare politica per me».
Economia, infrastrutture, sanità, tutela degli animali. Silvia Gregori ha già le idee molto chiare sugli argomenti da portare a palazzo Raffaello una volta eletta. «Mi ritengo una profonda conoscitrice del nostro territorio, essendo innamorata della Vallesina e delle Marche, che meritano di rinascere – le parole della candidata consigliera regionale -. Faccio politica per passione, non ho intermediari. Ci metto sempre la faccia e lascio sistematicamente i miei recapiti. Non credo nelle distanze fra esponente politico e cittadino. Le necessità delle persone vengono prima di ogni altra cosa. Sento di poter dare un contributo libero da correnti, da simboli e da logiche partitiche. Cercherò di far parlare i programmi e le idee per me, non i gruppi di potere che si muovono nell’ombra, dai quali mi sono sempre tenuta lontanissima. Ritengo l’onestà il valore più alto da perseguire quotidianamente. Lo faccio in consiglio comunale a Jesi, o le innumerevoli volte in cui mi confronto con le persone che mi contattano per segnalare criticità». Silvia Gregori ha studiato Giurisprudenza a Camerino, fermandosi a tre esami dalla laurea. «Non sono dottoressa, insomma – scherza -. E non escludo, un giorno, di concludere gli studi. Chissà…».
Sulle infrastrutture, la candidata in consiglio regionale punterà forte sulle manutenzioni. «Abbiamo bisogno di consolidamenti e ristrutturazioni alle nostre strade, ai nostri viadotti – il suo parere -. Dobbiamo riprogettare la viabilità, agevolare le interconnessioni fra la costa e l’entroterra. Le Marche sono una regione al plurale, composta da tanti territori diversi fra loro, ma con un obiettivo comune. Cercherò di esaltare questa peculiarità, spingendo sulle riprogettazioni e la rigenerazione dei collegamenti. A partire da Interporto e Aeroporto, concentrandosi finalmente sulle prospettive e non più sui debiti».
Altro tema delicato è la sanità. «La Giunta Ceriscioli si è mossa con la scure, ha tagliato ovunque, lasciando tanti, troppi disservizi. Le pezze non bastano più, purtroppo. Servono professionisti in corsia, dobbiamo investire sulle persone così da colmare le lacune dei nostri reparti. Abbiamo bisogno di una sanità diffusa capillarmente, ricordandoci concretamente dei più deboli e fragili, quelli che ad esempio non possono permettersi di eseguire un esame dieci mesi dopo la prenotazione, a 100 chilometri dalla propria abitazione». E poi l’economia. «Dobbiamo a tutti i costi abbassare il cuneo fiscale che grava sulle nostre piccolissime, piccole e medie aziende, l’ossatura di questa regione – osserva -. Servono incentivi per contrastare la crisi causata dal covid, mettendo gli imprenditori in condizione di creare lavoro duraturo».
Silvia Gregori è molto nota in Vallesina anche per il suo impegno in favore degli animali. «Il centrodestra ha in Forza Italia, con l’onorevole Brambilla, un punto di riferimento fortissimo sul tema – ricorda Gregori -. Gli animali sono speciali per lenire le sofferenze e mi piacerebbe realizzare delle comfort zone all’interno degli ospedali per dare la possibilità ai pazienti di trascorrere ore liete con loro. Penso poi a strutture specifiche per animali, dove i proprietari possono lasciarli e riprenderli appena terminato il lavoro. E non possiamo più rinviare l’edificazione dei cimiteri per i nostri amici a quattro zampe. Fra i desideri, inoltre, quello di concere la possibilità ai dipendenti di palazzo Raffaello di portare il proprio cane in ufficio».
Impegno a 360 gradi e determinazione, i punti di forza di Silvia Gregori. «Rappresento una destra moderata, che non ha esigenza di urlare per farsi sentire – rimarca -. Credo fermamente nella politica dei contenuti. Sono convinta di poter far bene il mio lavoro e i tanti attestati di stima che sto ricevendo mi confermano che l’umiltà e la caparbietà possono davvero fare la differenza».