Jesi-Fabriano

Andrea Pieralisi: «Un buon esempio di democrazia partecipata la raccolta firme in difesa dell’edicola di Piazza Pergolesi»

L'imprenditore è molto soddisfatto dell'andamento relativo all'iniziativa che egli stesso ha promosso. «Bisogna scendere in campo se si vuole incidere sulla realtà con il cambiamento. E la risposta degli jesini è stata encomiabile»

Nella foto da sin. Lucia Sensoli, Luciano Montesi, Stefania Sardella mostrano i fogli con le firme apposte
Nella foto da sin. Lucia Sensoli, Luciano Montesi, Stefania Sardella mostrano i fogli con le firme apposte

JESI – È soddisfatto l’imprenditore Andrea Pieralisi. La sua chiamata a raccolta per difendere l’edicola di Piazza Pergolesi – gestita da Andrea Belegni e Paolo Tomassetti – dalla definitiva rimozione ha ottenuto i suoi frutti.

Le firme dei residenti a Jesi già ci sono. Hanno, infatti, superato abbondantemente quota 100 – e ne servono almeno 50 per presentare la petizione in Comune – e si avviano già da oggi, 16 gennaio, a toccare il triplo del necessario.

«Vista la risposta, sia tecnica che di dibattito sollevato sui social – sottolinea l’imprenditore – anche gli jesini credo proprio che siano molto soddisfatti».

Andrea Pieralisi e Andrea Belegni
Andrea Pieralisi nell’edicola di piazza Pergolesi con uno dei due titolari, Andrea Belegni

«Giù le mani da quella piazza – aveva già rimarcato in più di un’occasione Andrea Pieralisi – trascurata da tempo e presto soggetta a un’opera di restyling che proprio non rispecchia l’identità di quel luogo. Sia perchè l’edicola deve rimanere al proprio posto, sia perchè il monumento a Pergolesi non va spostato di un centimetro da dove sta».

Come dire che il grande compositore deve rimanere a “comporre” di fronte alla facciata del santuario delle Grazie. E anche il chiosco è bene che rimanga sotto quell’ombra.

Nei tre punti di raccolta si potrà ancora firmare sino a domani sera, mercoledì, alle ore 20.

L'edicola di Piazza Pergolesi destinata a non esserci più
L’edicola di Piazza Pergolesi destinata a non esserci più

E sono: la stazione di servizio Eni – L.M. di via Roma, Caffè Hakuna Matata di via Coppi e il negozio per bambini “La Fiorentina” di corso Matteotti. Stamattina Luciano Montesi, Lucia Sensoli e Stefania Sardella, mostravano con soddisfazione i fogli con le firme apposte.

«Questa raccolta di firme è stata un vero successo – spiega Andrea Pieralisi – perché è un esempio di democrazia partecipata. A volte al di là della lamentela bisogna scendere in campo con operazioni concrete, raccogliendo le istanze e le sensibilità della cittadinanza e portandole avanti: solo così si possono cambiare le cose».