JESI – Sono passati cinque anni da quando Daniela Cesarini scelse il suicidio assistito a Basilea. Nota in città per il suo impegno politico e per il grande coraggio che ha contraddistinto ogni sua azione, Daniela verrà ricordata domani (martedì 24 aprile) dai compagni di Rifondazione.
Il segretario di Rifondazione Fausto Clementi fa sapere che una delegazione ufficiale del partito sarà alle 17.30 al civico cimitero di Jesi: «Saremo presso il loculo di Daniela Cesarini, essendo la ricorrenza della sua dipartita, a deporre dei fiori.
A quanti la hanno conosciuta e stimata abbiamo poco da ricordare, a quanti non hanno avuto la fortuna e l’onore di conoscerla vogliamo indicarla come esempio di combattività e coerenza». Nei locali di via Acqua a Jesi ha sede la scuola popolare gratuita che si tiene per aiutare i bambini migranti, una realtà che è il lascito concreto di Daniela.
«Ognuno vada dove vuole andare, ognuno invecchi come gli pare ma non raccontare a me che cos’è la libertà». Con le parole di Francesco Guccini, la jesina aveva scelto il suicidio assitito il 25 aprile di cinque anni fa. Una scelta di libertà. I compagni la ricordano per «la forza, l’impegno e la coerenza che sempre l’hanno distinta fino all’ultimo giorno. La politica e le battaglie sociali, ma Daniela non era solo questo. Era una donna che concepiva la sua diversità come un punto di partenza e il suo carattere forte le ha permesso di trasformare il suo limite in una risorsa».