Jesi-Fabriano

Jesi, approvato il bilancio consuntivo 2019 dell’Asp Ambito 9

Gestite risorse per oltre 21 milioni di euro, su 21 comuni, per un'area di oltre 105 mila abitanti. Ecco i progetti realizzati e avviati e quelli in programma

Gli interni del Centro per l'autismo Azzeruolo

JESI – Nei giorni scorsi è stato approvato il bilancio consuntivo 2019 dell’Asp Ambito 9 di Jesi, che si occupa della gestione dei servizi sociali in un’area di oltre 105.000 abitanti, distribuiti in 21 comuni (per dimensioni, il quarto ambito territoriale della Regione Marche).
Il bilancio dell’Azienda Pubblica di Servizi alla Persona dell’Ambito Territoriale 9 è cresciuto fino ad arrivare ad un rendiconto annuale di 21.246.000 euro, ovvero 2.500.000 euro in più rispetto all’anno 2018. Il consuntivo 2019, inoltre, si è chiuso con un risultato positivo d’esercizio pari a 121.702 euro.

Tra i progetti realizzati e avviati nel 2019, mirati al miglioramento del welfare del territorio di Jesi e della Vallesina, l’Asp ricorda:

l’avvio del centro residenziale “Azzeruolo” per soggetti con autismo; si tratta del primo centro regionale di questo tipo, avviato a titolo sperimentale con l’obiettivo di definire gli standard assistenziali regionali;

l’avvio del progetto “La casa di Emma”, un’abitazione destinata all’incentivazione della vita indipendente dei disabili;

– l’inaugurazione, in collaborazione con la Fondazione Caritas di Jesi, del “Emporio Solidale”, presso il quale le persone e le famiglie in condizioni di maggior disagio possono utilizzate i buoni alimentari rilasciati dall’Asp;

– l’avvio, sempre in collaborazione con la Fondazione Caritas di Jesi, di “Casa Alleanza”, una struttura residenziale di seconda accoglienza mirata a favorire un percorso di reinserimento sociale e lavorativo dei soggetti “senza fissa dimora”;

– la realizzazione della graduatoria per gli alloggi di edilizia residenziale pubblica (case popolari), attraverso la pubblicazione del bando e la raccolta delle domande;

– l’avvio della gestione del Reddito di Cittadinanza e l’approvazione del protocollo riferito al contrasto della violenza di genere.

Gli obiettivi per il 2020 ancora in corso? Eccoli:

– l’attivazione di un ufficio per la gestione dei servizi educativi per la prima infanzia (asili nido);

– l’attivazione del progetto “Well Done”, mirato alla promozione del benessere delle persone più fragili e delle loro famiglie, attraverso un percorso finalizzato al miglioramento delle condizioni sociali, economiche, relazionali e nutrizionali dei beneficiari, anche mediante l’individuazione di un “coach familiare”;

– il rinnovo nell’affidamento dei servizi integrati per minori (servizio educativo territoriale; centri pomeridiani, centri di aggregazione, spazio neutro);

– il completamento del concorso per l’assunzione di nuove figure amministrative e della formazione obbligatoria per il personale;

– l’implementazione del progetto “Sport e Integrazione” a livello d’ambito, avente lo scopo di permettere ai giovani in condizioni di disagio di essere inseriti in percorsi di inclusione, mediante l’accesso ad attività sportive di gruppo;

– l’implementazione e l’avvio del nuovo progetto Siproimi (ex Sprar) per minori stranieri non accompagnati, un progetto finanziato per oltre un milione di euro dal Ministero dell’Interno, che assicurerà dei percorsi di accoglienza e di inclusione, caratterizzati da momenti formativi, educativi e sociali, assicurando ai beneficiari la necessaria tutela sanitaria e legale;

– l’elaborazione del piano per la prevenzione dalle “ondate di calore” nei periodi estivi, mirato all’organizzazione di attività motorie nei parchi per gli anziani nelle ore meno calde della giornata e alla prevenzione di possibili situazioni di criticità, anche mediante incontri con esperti;

– la predisposizione del piano “freddo provinciale”, finalizzato a prevenire situazioni di criticità nel periodo invernale per quei soggetti “senza fissa dimora” o in condizioni di grave disagio;

– la gestione del progetto “Home Care Premium”, comprensivo di una serie di interventi economici e di servizi assistenziali diretti a far fronte alle difficoltà connesse allo stato di non autosufficienza degli anziani;

– il potenziamento degli strumenti di contrasto al disagio, anche in relazione all’emergenza Covid 19.