JESI – Una tradizione e un vanto cittadini che si esaltano nel segno di Federico II ma che pure vanno alla ricerca di un futuro. E così, nella presentazione della manifestazione “TesorJ di Jesi”, che da lunedì 25 novembre a domenica 1 dicembre prossimi celebrerà l’arte orafa jesina, in particolare con una mostra a Palazzo Bisaccioni di creazioni inedite ispirate alla figura dello Stupor Mundi, c’è anche un annuncio: «Dopo circa 30 anni, il 2025 rivedrà a Jesi un corso di formazione professionale per il settore dell’arte orafa. Un obiettivo – spiegano per Cna Jesi il presidente Francesco Barchiesi e il responsabile sindacale Marco Silvi – reso possibile da un progetto per la IFTS (Istruzione e formazione tecnica superiore, nda) che si è aggiudicato risorse regionali per 128mila euro. Jesi è una capitale dell’arte orafa che deve ovviare al problema, drammatico, del ricambio generazionale». Al progetto, collaboreranno in una associazione temporanea di impresa la capofila Form.Arte, l’Università di Camerino, il Liceo Artistico “Edgardo Mannucci”, Sida Group s.r.l. e CNA Ancona. «A breve – dice Silvi – costituzione dell’Ati e selezione dei partecipanti, il bando punterà a formare la figura di “Tecnico Superiore per la realizzazione artigianale di prodotti del made in Italy-Design del Gioiello”».
«La città di Jesi – si legge nell’atto con cui la Giunta ha varato il programma di “TesOrJesi” – vanta una secolare tradizione nel settore dell’arte orafa testimoniata dalla presenza di un buon numero di botteghe artigiane specializzate nella produzione e commercializzazione di manufatti di oreficeria». Partecipano gli orafi jesini, CNA, il Mannucci, Italia Nostra Jesi, le Fondazioni Federico II Hohenstaufen e Cassa di Risparmio di Jesi, il Museo Federico II. «Per festeggiare – dice l’assessora al commercio Emanuela Marguccio – quello che in vista del corso di specializzazione che si terrà il prossimo anno è l’inizio di un percorso. Ed anche, con la mostra di splendide creazioni incentrate su Federico II, il modo migliore di avvicinarsi al periodo che porta alle Feste». Il programma si concluderà il 1 dicembre, giorno della ricorrenza del patrono degli orafi Sant’Eligio ed è «pensato per diversi target e su diversi luoghi della città» spiega Simona Cardinali dei Musei Civici. Per Barchiesi: «Se il valore dell’artigianato è il focus Cna, l’arte orafa ne è la sua massima espressione, di bellezza e di serenità».
Cristiana Ippoliti, Maurizio Catani e Gianfranco Catalani, Laura Bianchelli e Massimo Vecci, Anna Forte, Luca Zamponi, Sandro Seghetta saranno gli artisti orafi che esporranno le loro opere a Palazzo Bisaccioni dal 25 novembre (inaugurazione ore 18, letture per bambini e famiglie a tema dalle 17 a cura della Biblioteca Ragazzi) al 1 dicembre. Sempre a Palazzo Bisaccioni, il 29 novembre, il convegno l’Arte orafa a Jesi a cura di Italia Nostra, con la presentazione del nuovo studio sul tema pubblicato sull’ultimo dei Quaderni Storici Esini da parte di Maria Cristina Zanotti. Interverranno tra gli altri Massimo Ippoliti e Giovanna Massacci. Il 30 novembre, spiega la direttrice Lucia Basili, al Museo Federico II (ore 17,30) le letture per bambini e famiglie a cura della Biblioteca Ragazzi. Il 1 dicembre dalle 16 la visita guidata a tema in città (info e prenotazioni all’ufficio turism) e alle 17 a Palazzo Pianetti la Tavola rotonda “Orafi per Federico a cura della Fondazione Federico II Hohenstaufen, «giornata di confronto – spiega Franca Tacconi – tra le città federiciane di Monselice, Altamura e Palermo per la progettazione condivisa sul tema dell’arte orafa legata a Federico II».
Nel fine settimana del 29 e 30 novembre l’iniziativa sarà affiancata da aperitivi dedicati in 12 locali del centro.