Jesi-Fabriano

Asili nido, un centro d’ascolto per gli educatori

Prendersi cura di chi si prende cura, è questo il senso del progetto attivato dal Comune per fornire supervisione, consulenza e formazione agli insegnanti, con particolare riferimento allo stress da lavoro

JESI – Prendersi cura di chi si prende cura. Potrebbe essere sintetizzata così la finalità del centro d’ascolto attivato dal Comune nei due nidi municipali a supporto degli educatori. Un progetto di gestione dello stress da lavoro, ad integrazione di un organismo analogo a disposizione dei genitori. Visto il successo della sperimentazione, confermato dagli stessi insegnanti, la Giunta Bacci ha deciso di confermare questa tipologia di sostegno qualificato anche per il prossimo anno.

«Il progetto – spiega il Comune – ha riguardato sostanzialmente tre attività complementari che, insieme, hanno permesso di realizzare e comporre un quadro completo, con l’obiettivo di arrivare direttamente al sostegno, al supporto, alla validazione del personale che si prende cura quotidianamente dei bambini. L’attività di supervisione è stato un luogo di incontro, di confronto, di riflessione, di scoperta, di apertura a nuove possibilità di intervento operativo e concreto con i bambini. L’attività di formazione invece, mirata sulla persona oltre che sulla professionista, ha affrontato le tematiche della comunicazione efficace, assertiva, della conoscenza e della gestione dello stress, della possibilità di cogliere tutti i segnali di sovraccarico emotivo, per cercare di rispondere attivamente a questo. Infine l’attività di consulenza attraverso lo sportello di ascolto ha visto la partecipazione di tutto il personale del nido (educatrici, cuoche, collaboratrici) per approfondire, in un contesto privato, le problematiche sorte nei momenti della supervisione; l’apertura dello sportello di ascolto ai genitori ha poi rappresentato un progetto pilota, in quanto innovativo nel contesto del nido ed ha riscontrato la partecipazione attiva dei genitori che ha permesso di creare un ponte tra nido e famiglia».

Le referenti dei nidi Oasi e Romero, fa sapere infatti la Giunta, «hanno espresso il loro apprezzamento per questa esperienza che ha loro permesso di avere accanto una figura esperta, un sostegno per la loro vita professionale fatta di relazioni non solo con i bambini ma anche con le famiglie portatrici di aspettative, richieste, bisogni importanti, che rendono questo lavoro impegnativo e complesso». Una risposta, insomma, alla richiesta di telecamere a circuito chiuso da più parti sollecitata.

Il centro d’ascolto sarà attivo durante l’anno scolastico.