JESI – È più che raddoppiato, dal 2016 quando ammontava a 12,8 milioni, al 2022, il bilancio gestito dall’Azienda Servizi alla Persona per l’erogazione dei servizi sociali sul territorio dell’Ambito 9: di quasi 26,5 milioni di euro il volume per il prossimo anno. Lo hanno annunciato a Villa Borgognoni, presentando i numeri, presidente e direttore di Asp Matteo Marasca e Franco Pesaresi, l’assessora ai servizi sociali del Comune di Jesi Marialuisa Quaglieri e il presidente dell’assemblea dei soci Sandro Barcaglioni sindaco di San Paolo.
Da quest’ultimo il riconoscimento: «I numeri sempre più stanno convincendo i colleghi sindaci dell’utilità di affidare ad Asp servizi sensibili che i Comuni, a personale via via più ridotto, non riescono ormai a garantire. Questo non è un “carrozzone” ma una struttura che cresce».
Spiega Marasca che nel 2022: «Non sono previsti aumenti nelle tariffe per gli utenti dei servizi». Questi coprono il bilancio di Asp per 3,1 milioni. La parte del leone la fanno i fondi derivanti da Stato e altri enti, con 9,5 milioni, e i Comuni soci con 6,9. Contribuisce per 3,6 milioni la Regione.
Voci di spesa principali, 8 milioni di euro per l’accoglienza dei migranti, 6,6 per i servizi a persone con disabilità, 5,4 milioni per la gestione delle Case di Riposo di Jesi, Apiro, Cingoli e Staffolo. E poi 1,8 milioni per le situazioni di disagio e povertà, 1 milione e mezzo per minori e famiglia, 1,3 milioni per servizi agli anziani. Sono 69 i dipendenti diretti di Asp (48 a tempo indeterminato), 532 quelli di realtà esterne impegnate nei servizi erogati, che nel 2020 avevano raggiunto quasi 7 mila e 400 persone: erano poco più di 4 mila e 100 nel 2015.
Assistenza sociale, ma anche interventi di opere pubbliche fra gli obiettivi del nuovo anno, a cominciare dalla ristrutturazione della casa di riposo di Jesi che prenderà finalmente il via nel 2022, ma anche la riqualificazione di altri spazi pubblici per il sociale con i fondi del Pnrr. Tra gli obiettivi anche una serie di interventi mirati come l’avvio della gestione di un nido d’infanzia (a Maiolati), un progetto di housing first per i senza fissa dimora, l’ampliamento del progetto per i minori stranieri non accompagnati (da 35 a 42 posti) e, tema di grande attualità, un progetto dedicato ai giovani per elaborare strategie al contrasto dei comportamenti devianti, oltre a nuove case per l’autonomia abitativa dei ragazzi disabili e a un progetto per il contrasto della solitudine degli anziani.
«Si è creata nel territorio una importante rete strategica – dice Quaglieri – capace di dare risposte a tutto tondo ai bisogni della comunità, grazie anche alla piena sintonia dei Comuni coinvolti. L’Asp è diventata la casa comune dove vengono fornite tutte le risposte a chi è in difficoltà, tra l’altro da parte di persone che operano con grande passione e professionalità, requisiti indispensabili per questo tipo di servizi».
Marasca e Pesaresi sottolineano «l’evoluzione dell’Azienda sempre più punto di riferimento dei Comuni in molteplici servizi, consapevoli di avere un braccio operativo solido e concreto, capace di intercettare al meglio bisogni e aspettative».