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Jesi, l’Asp presenta i nuovi servizi finanziati con fondi Pnrr: dimissioni protette e autonomia per gli anziani

Sono già due i primi casi di dimissione protetta a domicilio avviati a Jesi, mentre sui quattro appartamenti pubblici di Castelbellino i lavori sono ormai sostanzialmente conclusi. Ecco il quadro

L'Asp 9 presenta i nuovi servizi finanziati con fondi Pnrr

JESI – Alloggi protetti per anziani in 4 appartamenti nel comune di Castelbellino e altri 6 in quello di Maiolati Spontini, per un complesso potenziale di venti beneficiari. E copertura finanziaria per interventi strutturali in 14 unità abitative private, così da renderne adeguati gli spazi alle esigenze dell’utenza più in là con l’età. Inoltre l’accompagnamento degli anziani nel ritorno a casa dopo il ricovero con un’assistenza non solo sanitaria ma anche sociale. E infine un’analoga iniziativa di accoglienza in strutture idonee di persone convalescenti quando si tratta di senza dimora. Sono i nuovi progetti – uno “Autonomia di anziani a domicilio”, l’altro “Dimissioni protette” – messi in campo sul territorio dell’Ambito 9 dall’Asp, Azienda Servizi alla Persona, con fondi Pnrr. «Ammontano a 510mila euro i fondi che gestiamo per l’Ambito 9 del progetto “Autonomia di anziani a domicilio”, di cui siamo partner. E dei 330mila euro del progetto “Dimissioni protette”, di cui siamo capofila per la provincia, 82mila sono quelli destinati all’Ambito 9» dice Sara Molinari, responsabile area anziani dell’Asp, nel presentare il quadro insieme a presidente e direttore dell’azienda – Gianfranca Schiavoni e Franco Pesaresi – al dottor Massimo Mazzieri direttore sanitario dell’Ast e al sindaco di Castelbellino Andrea Cesaroni.

L’Asp 9 presenta i nuovi servizi finanziati con fondi Pnrr

Sono già due i primi casi di dimissione protetta a domicilio avviati a Jesi, mentre sui quattro appartamenti pubblici di Castelbellino i lavori sono ormai sostanzialmente conclusi. Domani 31 maggio invece la scadenza del bando per candidarsi alla realizzazione sulla propria casa di interventi che, dalla domotica alla rimozione di barriere architettoniche e strutturali, la rendano più adatta alle esigenze specifiche di chi la abita in condizioni di fragilità. «I progetti legati ai due bandi Pnrr di cui abbiamo ottenuto le risorse – dice la presidente Schiavoni – segnano la crescita costante di servizi che mirano a dare risposte nuove e innovative alle fragilità manifestate dal territorio. Lavoriamo sul passaggio dell’anziano dalla struttura ospedaliera o residenziale a casa propria, dove però c’è bisogno che all’assistenza domiciliare sanitaria si aggiunga quella sociale. Vicini ai malati che tornano in famiglia o che non dispongono di una abitazione. E inoltre interveniamo per facilitare e agevole l’autonomia dell’anziano nel proprio domicilio».

“Dimissioni protette”, spiega Pesaresi, guarda alla «integrazione di prestazione sanitaria (ADI) e sociale (SAD). Chi torna a casa con l’indicazione della prima potrà anche beneficiare della seconda». Servizio gratuito per il cittadino anziano non autosufficiente o in condizioni di fragilità, per sostenerne il rientro e la permanenza a domicilio a seguito di un ricovero o di una dimissione, con prestazioni di OSS o altre figure di assistenza di almeno due ore giornaliere. Per chi, all’uscita da ricovero o dimesso, è senza dimora, individuata una struttura di accoglienza messa a disposizione dalla Caritas di Senigallia. Si pensa ad almeno 28 beneficiari per il primo caso e ad un massimo di 12 senza fissa dimora per il secondo.

Il “Progetto di autonomia di anziani a domicilio” prevede «interventi di adattamento e dotazione strumentale tecnologica di spazi abitativi di proprietà privata nei territori dell’Asp 9 e la realizzazione di alloggi protetti per anziani». Si calcolano 14 utenti finali del bando per i privati, a disposizioni gratuita anche la consulenza di tecnici e architetti per valutare ciò che occorre all’adeguamento degli alloggi. Quanto agli alloggi pubblici, sono gruppi di appartamenti destinati ad anziani fragili, cui vengono erogati i servizi a domanda, al fine di promuovere continuità e qualità della loro vita presso il domicilio e contesto sociale di appartenenza. I due gruppi di Castelbellino e Maiolati Spontini potranno ospitare fino a 20 persone.  

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