JESI – Asta deserta, il Comune abbassa il prezzo dei propri immobili in vendita. Nessun acquirente per i lotti sul mercato, l’amministrazione decide di ridurre la richiesta del 10%, come previsto dalla normativa vigente.
«L’alienazione dei beni sopra citati – si spiega – è un interesse strategico per l’amministrazione, sia perché i previsti introiti sono destinati al finanziamento di parte degli interventi inseriti nel programma triennale delle opere pubbliche, sia perché tali proprietà, non utlizzate da tempo, sono soggette a processi di degrado che ne diminuiscono il valore». Qualora la prima asta vada deserta, si legge nel regolamento, previa adozione di specifica deliberazione di giunta ed acquisito il parere di congruità dell’ufficio Patrimonio, il Comune ha facoltà di indirne una successiva, riducendo il prezzo a base d’asta fino ad un massimo del 10%».
Questi gli immobili in vendita:
– Casa colonica ex Arcafelice in via Minonna 75. Prezzo a base d’asta attuale € 132.080,00, prezzo ridotto € 118.872,00
– Terreni agricoli ed annessi in via Minonna 75. Prezzo a base d’asta attuale € 212.800,00, prezzo ridotto € 191.520,00;
– Fondo rustico di via dei Gobbi. Prezzo a base d’asta attuale € 420.000,00, prezzo ridotto € 378.000,00;
– Lotti residui P.P.E. Appennini Alta. Prezzo a base d’asta attuale € 1.263.500,00, prezzo ridotto € 1.137.150,00;
Nel caso in cui anche il secondo incanto vada deserto, la stessa amministrazione, previa adozione di specifica deliberazione di giunta ed acquisito il parere di congruità dell’ufficio Patrimonio, ha facoltà di procedere all’indizione di un terzo esperimento pubblico riducendo il prezzo originario fissato nella prima asta andata deserta, fino ad un massimo del 20%. Nel caso di completo disinteresse, l’amministrazione può rideterminare il prezzo in ribasso, con idonea motivazione, o valutare l’opportunità di non procedere all’alienazione del bene.