Jesi-Fabriano

Jesi, si apre con l’attivista Nicolò Govoni l’evento mostra della Fondazione Cardinaletti

Scrittore, giornalista e attivista per i diritti umani, da anni impegnato a favore dell’educazione e della protezione dei bambini fragili in ogni parte del mondo, inaugurerà “Jesi e il ‘900 verso il 2050 – le farfalle arriveranno”

Nicolò Govoni, foto ufficio stampa

JESI – Sarà Nicolò Govoni, scrittore, giornalista e attivista per i diritti umani, un giovane da anni impegnato a favore dell’educazione e della protezione dei bambini fragili in ogni parte del mondo, che inaugurerà ufficialmente l’evento-mostra intitolato “Jesi e il ‘900 verso il 2050 – le farfalle arriveranno”, che la Fondazione Gabriele Cardinaletti sta per dedicare alla Comunità sociale di Jesi e che durerà dal 1 aprile al 19 maggio. Incontri, dibattiti, mostre, convegni, concerti che “si propongono di ragionare sul futuro con uno slancio emotivo ma programmato”.

Nicolò Govoni racconta, di essere stato «un fallimento, a detta di tanti, un “Signor Nessuno”, un futuro “inscatolatore di merendine”. Poi sono andato in India, e sono rinato. Avevo 20 anni e il volontariato non sapevo neanche cosa fosse. Ma l’ho fatto, e la mia vita è cambiata per sempre. Dovevo fermarmi due mesi. Mi sono fermato quattro anni. Perché? Semplice: dopo due decenni a sentirmi inutile, avevo trovato una ragione di vita. Due, a dire la verità: Joshua, il mio mentore, secondo padre e fondatore dell’orfanotrofio Dayavu Home, e i suoi piccoli inquilini. Per loro ho stravolto la mia vita».

Poi è nata “Still i rise”, l’associazione che dirige e che dà lavoro a circa 100 persone nel mondo. Da quel momento ha imparato a rifiutare compromessi e ingerenze basando la sua vita, e quella dei tanti bambini e giovani che frequentano le sue missioni, sul valore dell’altruismo e della resilienza, per un mondo migliore. Ora sta per aprire una nuova Scuola Internazionale, la settima nel mondo, in India. Nel 2020 è stato nominato per il Premio Nobel per la Pace, “per il suo impegno a favore dell’educazione e della protezione dei bambini vulnerabili”. Il 3 aprile, alle 16.45, nel Palazzo dei Convegni di Jesi, in Corso Matteotti, si collegherà per raccontare le sue esperienze che vive in ogni parte del mondo, tenendo a mente sempre il suo motto “Cambiamo il mondo, un bambino alla volta”, Parlerà e racconterà anche del suo ultimo libro “Altrove

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