JESI – Jesi al ballottaggio, il 26 giugno prossimo, fra il candidato sindaco della coalizione di centrosinistra Lorenzo Fiordelmondo e quello delle liste civiche della maggioranza uscente Matteo Marasca. Al primo turno, Fiordelmondo – con al fianco Pd, Jesi in Comune, Repubblicani Europei, Con Senso Civico, Jesi Respira – ha raccolto il 45,6% di consensi.
Deve rincorrere Matteo Marasca – con lo schieramento Jesiamo, Patto per Jesi, Orizzonte Jesi, Riformisti per Jesi – che ha toccato il 36,42%: 7.603 voti contro 6.073. Ma al ballottaggio si riparte da zero. Degli altri candidati, Antonio Grassetti, messo in campo da Fratelli d’Italia, ha raccolto l’11.56% con 1.927 voti. Marco Cercaci, candidato di Italexit e Popolo della Famiglia, arriva al 4,2% (700 voti). Infine Paola Cocola, con Lavoro e Libertà, ottiene il 2,2% con 370 votanti.
Jesi al ballottaggio, Fiordelmondo
«Il voto del primo turno – dice il candidato del centrosinistra – ha intanto espresso un dato oggettivo: la città ha respinto il tema della continuità. Noi abbiamo organizzato una nostra proposta di discontinuità e ci fa piacere la città l’abbia accolta. Ora continuiamo a lavorare a una diversa relazione con la città, protagonista della Jesi futura».
E su alleanze o ampliamenti di Campo, Fiordelmondo dice: «Noi abbiamo organizzato una proposta politica e insistito molto sulla coerenza politica. Crediamo sia stato un elemento premiante. Invitiamo naturalmente a tornare a votarci tutti coloro che ci hanno già scelto e anche tutti gli altri che non l’hanno fatto. Ma possibilità di apparentamenti col centrodestra o i no vax è chiaro che non ci sono. Il tema non è sul tavolo. A sostegno della nostra proposta chiamiamo tutti i cittadini. Grassetti? Non ha detto niente di strano: ha lasciato, mi pare, libertà di voto e marcato una differenza che è naturale ci sia rispetto a noi. Credo che il contraddittorio, anche aspro ma sano, fra centrodestra e centrosinistra, sia salutare».
Jesi al ballottaggio, Marasca
Matteo Marasca afferma: «Siamo molto soddisfatti di aver raggiunto il ballottaggio, è quanto ci aspettavamo. Continueremo a stare fra le persone anche in questi dieci giorni che ci separano dal voto. La forza delle liste civiche sta proprio nell’assoluta libertà di confronto con tutti, senza preclusioni. La nostra coalizione si fonda su principi chiari e trasparenti, che non verranno messi in discussione. Mettiamo al centro le persone e i progetti per la città. Per noi non esistono nemici da abbattere o città da riconquistare, né ci piace fare la morale sempre e comunque o riportare la città da una “parte”, escludendo qualcuno. Non sarà un ballottaggio fra il centrosinistra e il centrodestra, ma fra chi si è unito per Jesi e chi sta insieme, con la colla, solo contro qualcuno. Sarà un ballottaggio tra chi può assicurare una seria prospettiva di governo e chi, invece, riporterà la città indietro di anni».
Jesi al ballottaggio, Grassetti
Il candidato di Fratelli d’Italia interviene così sulle attese in vista del 26 giugno: «Per Fratelli d’Italia a Jesi, 1927 voti al candidato sindaco (11,56%) e 1673 (11,18 %) alla lista è un buon risultato, considerando che erano in campo autentiche corazzate che appoggiavano gli altri. Addirittura, per qualcuno si sono perfino scomodati i presidenti nazionali dei partiti in appoggio. Ora Fratelli d’Italia avrà rappresentanti in Comune e troveremo spazio per proporre le nostre buone idee. Desidero ringraziare quanti hanno creduto in noi e particolarmente in me (e sono tanti). Il mio particolare ringraziamento va però ai 30 leoni che si sono battuti senza pausa, soli contro tutti, in questa impegnativa campagna elettorale, che però ha plasmato il gruppo, creando spirito di corpo, che nel tempo (posso facilmente e fieramente affermarlo), si è trasformato in amicizia. Certamente non finisce qui, perché abbiamo gettato le basi per un lavoro importante sul nostro amato territorio».
Prosegue Grassetti: «Ora, visto il risultato che secondo gli esperti mi rende “ago della bilancia” tra i due “finalisti”, tutti vogliono sapere quale sarà la mia posizione. Poiché però non ho il telecomando per condizionare le libere coscienze dei miei elettori, credo ne offenderei la dignità se pretendessi di indirizzarli. Certo, sommessamente credo che chi ha espresso consensi in mio favore non voterà per la sinistra. Durante un recente confronto televisivo, a precisa domanda, risposi che se fossi stato tra i due candidati al ballottaggio, avrei chiesto di votare per il migliore, in caso contrario avrei consigliato di scegliere il meno peggio. Quindi questo è il mio consiglio. L’invito più importante, questo sì, è quello di andare a votare, per non lasciare che altri decidano anche per noi».
Jesi al ballottaggio, Cercaci
Il candidato diItalexit e Popolo della Famiglia Marco Cercaci afferma: «Indicazioni di voto per il ballottaggio? Non abbiamo, materialmente, neppure avuto il tempo di confrontarci e discutere. Lo faremo nei prossimi giorni – dice Cercaci – personalmente sono abbastanza stanco dopo mesi di campagna elettorale che sono stati un tour de force. Di certo c’è che sono assolutamente contento del risultato ottenuto, per una nuova forza che è passata dallo 0 ad oltre il 4% in pochi mesi. Avremo un consigliere e mi sembra decisamente un buon inizio. Della mia figura credo sia stato apprezzato l’essere una persona concreta, che sa che di fronte ai problemi va comunque data una risposta. Sono stati due mesi gratificanti, in cui ho conosciuto persone e problematiche che non conoscevo. Devo ringraziare tutto il mio gruppo».
Jesi al ballottaggio, Cocola
Paola Cocola (Lavoro e Libertà) dice: «Dobbiamo ancora decidere come muoverci ora insieme al gruppo, di eventuali indicazioni di voto o altro al momento non ne abbiamo parlato. Presto però indiremo una conferenza stampa in cui diremo per bene la nostra». Sui social, la candidata sindaco commenta così l’esito del voto di domenica scorsa: «Grazie alle 370 persone che ci hanno dato fiducia, continueremo a lottare per i loro diritti. Agli altri elettori faccio tantissimi auguri, ne avranno bisogno!».