JESI – Gli agenti della Polizia locale saranno presto dotati di bastoni distanziatori estendibili. È quanto disposto dall’amministrazione, che ha provveduto a ordinare i primi trenta dispositivi di protezione personale.
«La finalità del bastone distanziatore estensibile – dice la normativa vigente -, quale strumento di autosoccorso non classificato come arma, è palesemente preventiva rispetto alle possibili aggressioni, in un’ottica di tutela della sicurezza dell’appartenente alla Polizia Locale, siccome l’essenziale ed unico scopo di tali strumenti consiste e si risolve nel garantire la difesa dell’integrità fisica dell’Agente, con esclusione dell’offesa, che è caratteristica propria delle “armi” tecnicamente e normativamente classificate come tali. Il limite giuridico giustificativo dell’uso di questi strumenti antiaggressione incontra perciò il confine previsto dalla scriminante della legittima difesa, contemplata nell’art. 52 del Codice Penale, secondo cui la liceità del loro uso s’impernia sulla necessità di respingere una violenza, per meri fini difensivi, allo scopo di disarmare o rendere innocui eventuali aggressori. L’utilizzazione lecita degli anzidetti strumenti, quindi, presuppone ed implica il verificarsi di precise condizioni di legge, ossia che un’immediata e attuale offesa pericolosa sia messa in atto nei confronti del pubblico ufficiale, che essa sia ingiusta e che la subitanea reazione posta in essere da questo, impiegando lo strumento difensivo del bastone distanziatore, così come dello spray, sia a quella proporzionata».
Il personale del Corpo di Polizia Locale non è dotato di armi da fuoco e, al momento, nemmeno di mazzette di segnalazione/bastoni distanziatori. «Nel profilo di stretta legittimità, la dotazione del bastone distanziatore o di similare strumento di autodifesa, comunque non catalogabile come arma in quanto non avente attitudine a recare offesa alla persona, ai sensi della Legge 18 aprile 1975, n. 110, al pari del presidio costituito dalla bomboletta spray già in dotazione al Corpo, può unicamente riguardare gli appartenenti al Corpo medesimo cui sia stata conferita la qualifica di Agenti di Pubblica Sicurezza, i quali, in forza di questo riconoscimento prefettizio, potrebbero essere dotati di armi da sparo. Quanto ai profili organizzativi ed ai relativi margini di discrezionalità gestionale propri del Comandante dirigente, la distribuzione effettiva del presidio tattico di autodifesa, costituito dal bastone distanziatore estensibile, è limitata agli specifici servizi comandati ed appositamente preordinati, che lo facciano ritenere necessario in funzione dei compiti di polizia locale da svolgere sul territorio di competenza».
Alla luce di tali considerazioni, l’amministrazione ha autorizzato la spesa di circa 3 mila euro per l’acquisto di 30 bastoni e 30 fondine, fra qualche settimana in dotazione agli agenti cittadini.