JESI – Pareti in cartongesso, tinteggiatura dei muri, posa di pavimento flottante in laminato per adeguare i locali ex Maschiamonte di Via San Giuseppe al nuovo utilizzo, quale sede della biblioteca dei ragazzi che vi verrà trasferita dalla vicina primaria Garibaldi. Affidati dal Comune, per un importo di poco meno di 6mila euro, i lavori necessari.
Il trend delle iscrizioni in crescita alla scuola primaria Garibaldi nel quartiere San Giuseppe comporta il bisogno di recuperare spazi – anche sulla base delle necessità di alunni e alunne con disabilità – e di ampliare quelli a disposizione. Gli alunni erano 240 nell’anno scolastico 2019-20 e da allora sono cresciuti in maniera costante. Fino ai 281 iscritti in vista del 2022-23.
Scatta dunque il “risiko”: la Biblioteca dei Ragazzi si appresta a lasciare, dopo quasi quindici anni, i locali della Garibaldi per trasferirsi, a poche centinaia di metri, in quelli ex Maschiamonte e ex Centro Alzheimer. Mentre la scuola si prepara a rimettere a disposizione del Centro Sociale “Incontro” la palazzina di via Tessitori utilizzata da un paio d’anni, causa pandemia, per mensa e attività motoria.
La precedente Giunta ha deciso di individuare una sede alternativa per la Biblioteca dei Ragazzi, confermandone comunque la collocazione a San Giuseppe: da gennaio scorso, si sono liberati i locali che il Centro Alzheimer ha occupato fino alla realizzazione della struttura di via Finlandia. «Gli spazi – viene rilevato – posizionati a breve distanza dalla Garibaldi, risultano privi di barriere architettoniche e di dimensioni adeguate». Non servono manutenzioni straordinarie ma solo modesti interventi di adeguamento, come hanno confermato i sopralluoghi.
I plessi della Garibaldi dal canto loro sono in attesa di un futuro intervento di adeguamento sismico: i progetti, per 3,6 milioni di euro, sono fra i candidati alle risorse del Pnrr. Le recenti verifiche avevano indicato che l’attività scolastica può proseguire: «Per l’epoca di costruzione i materiali usati sono sufficientemente resistenti con armature perfettamente integre e in stato generale di conservazione buono. Le strutture sono state realizzate negli anni ‘60 per resistere a carichi statici quando Jesi non era zona dichiarata sismica. Per i carichi statici la struttura sostanzialmente risponde bene, per i carichi dinamici i due plessi vanno adeguati alle normative».