JESI – «Ci troviamo in un quadro di emergenza che nessuno è stato mai chiamato ad affrontare, con una spesa corrente quasi completamento assorbita dall’aumento dei costi per l’energia». Così il sindaco di Jesi Lorenzo Fiordelmondo, al via del percorso per l’approvazione del bilancio di previsione. Venerdì prossimo 4 ottobre a Palazzo dei Convegni alle ore 21 il primo incontro pubblico per la “Fabbrica del bilancio”, presenti sindaco, assessori e tecnici per illustrare i criteri di scelta.
L’assessora al bilancio Paola Lenti spiega: «Siamo al lavoro per predisporre gli atti che ci porteranno ad approvare entro la fine dell’anno il bilancio di previsione, per il prossimo triennio e per il 2023. Oggi il bilancio va prevalentemente a sostenere la realizzazione di quanto già avviato e a sostenere i considerevoli aumenti, come dei costi energetici, che anche il Comune sta affrontando in maniera significativa. Si sta operando perché i costi aumentati siano riassorbiti, consentendo al Comune operatività e di rispondere con servizi appropriati alle esigenze. Per l’anno prossimo, il costo degli aumenti è già arrivato a due milioni e mezzo di euro di previsione». La capogruppo Pd Paola Montecchiani riferisce che gli incrementi per l’anno in corso sono lievitati dagli 1,2 milioni di cui si era già parlato a «un milione e 425mila euro». Per Lenti: «Nonostante il difficile momento che coinvolge anche le amministrazioni locali, stiamo comunque disponendo tutti gli atti necessari agli interventi che faremo presenti in sede di presentazione del bilancio».
In tema di opere pubbliche, si confida negli eventuali oneri di urbanizzazione del progetto Amazon. Si legge nelle linee di programma presentate nell’ultimo Consiglio che occorre una «attenta analisi dei costi effettivi da sostenere» per la programmazione delle opere che l’attuale amministrazione ha eredito dalla precedente. Alla base di interventi quali i recuperi di ex Cascamifico e San Martino, la nuova palestra Carbonari, la ristrutturazione della scuola Federico II «vi erano studi di fattibilità di massima non supportati da una progettazione esecutiva di dettaglio», dice l’amministrazione. E non si era tenuto conto «del notevole incremento delle materie prime e del costante aggiornamento dei prezziari». Serve, al fianco dei fondi statali e sovracomunali presenti, un rifinanziamento del Comune che «comporta un significativo sforzo finanziario per l’Ente, a cui si cercherà di far fronte prevalentemente con risorse proprie, in particolare gli oneri di urbanizzazione che si auspica di introitare per effetto dell’insediamento dell’industria logistica»