Jesi-Fabriano

Jesi, «bisognosi, servi dello Stato» agli agenti che lo trovano ubriaco e col coltello: denunciato marocchino

L'intervento della Polizia a seguito della segnalazione di un uomo che inveiva contro gli avventori di un bar di una stazione di servizio

JESI – Nella serata di ieri 12 febbraio personale Volanti del Commissariato, nel corso di un servizio di controllo del territorio, ha denunciato in stato di libertà all’autorità giudiziara competente un 46enne marocchino per i reati di resistenza a pubblico ufficiale e porto di coltello.

In particolare, nell’ambito dei servizi di prevenzione generale, intensificati a tutela dei cittadini, intorno alle ore 17.30, perveniva una segnalazione in sala operativa relativa ad un uomo che inveiva contro gli avventori di un bar di una stazione di servizio. Sul posto, all’interno dell’esercizio, l’equipaggio volante accertava la presenza di un uomo dall’equilibrio precario, dal forte alito vinoso e con gli occhi arrossati. In evidente stato di ubriachezza, l’uomo pronunciava frasi sconnesse cambiando repentinamente il tono della voce. Avendo compreso che stava per essere redatto a suo carico un verbale di contestazione per ubriachezza molesta, si rivolgeva in maniera ostile nei riguardi degli agenti ed in maniera non collaborativa.

Sottoposto a perquisizione, l’uomo veniva trovato in possesso di un coltello svizzero con lama di cm 6 occultato nella tasca destra dei pantaloni che veniva debitamente posto in sequestro penale. L’uomo, veniva pertanto accompagnato in Commissariato per la redazione degli atti ma a bordo dell’autovettura di servizio continuava a blaterare frasi senza senso ed offensive nei confronti degli agenti definiti testualmente «bisognosi, servi dello Stato» e con altri epiteti offensivi, colpendo con pugni il divisorio in plexiglass dell’abitacolo del mezzo senza tuttavia riuscire a danneggiarlo.

Durante la permanenza negli uffici del Commissariato, perseverava nel turpiloquio contro gli agenti muovendosi in continuazione opponendo resistenza ai poliziotti nell’adempimento delle loro funzioni, manifestando anche intenzioni autolesioniste a tal punto da rendere necessaria una momentanea immobilizzazione a tutela dell’incolumità personale e degli agenti operanti. Da accertamenti, l’uomo risultava avere a suo carico precedenti specifici per porto abusivo d’armi, estorsione, molestia alle persone, minacce, danneggiamento, oltraggio a pubblico ufficiale, truffa, sottoposto altresì nel 2015 ad avviso orale da parte del Questore di Ancona. Al termine della verbalizzazione, l’uomo veniva deferito all’AG competente per resistenza a P.U. e porto di coltello e sanzionato amministrativamente per l’ubriachezza molesta.

© riproduzione riservata