Jesi-Fabriano

Da Jesi a Buenos Aires: Donde esta Santiago Maldonado?

Anche a Jesi spuntano manifesti che chiedono la verità su Santiago Maldonado, l'attivista 28enne scomparso il 1 agosto scorso. Che aria si respira in Argentina ce lo racconta lo jesino Giordano Cotichelli

Radio Senza Muri al Campo Boario di Jesi: "Dove è Santiago Maldonado?"

JESI – Nel porticato sotto l’Arco del Magistrato campeggia un volantino con il volto di Santiago Maldonado, l’attivista 28enne di cui non si hanno più notizie dal 1 agosto scorso. Un altro manifesto è appeso davanti al Centro Commerciale Arcobaleno e domani al Campo Boario l’associazione Ya Basta organizza un banchetto a due mesi dalla scomparsa dell’attivista.

Il manifesto appeso a Jesi davanti al centro commerciale Arcobaleno

Anche nella nostra città dunque, c’è chi ha a cuore la vicenda di questo giovane scomparso nella provincia di Chubut, nel Sud dell’Argentina, durante una iniziativa a favore della lotta per il popolo Mapuche. Oggi 1 ottobre, la famiglia del giovane promuove una manifestazione in suo favore a Plaza de Mayo, nei pressi della Casa Rosada, a Buenos Aires. Rientrato da pochi giorni, lo jesino Giordano Cotichelli ci racconta cosa si prova a percorrere le strade di una città (Buenos Aires, appunto) che chiede la verità sul primo desaparecido dell’era del presidente argentino Mauricio Macri.

 

Esma, luogo di torture e uccisioni trasformato in spazio memoria dei diritti umani

«La storia di Santiago Maldonado nelle ultime settimane sta facendo il giro del mondo mettendo in evidenza tre elementi importanti – racconta Cotichelli – In primo luogo la lotta del popolo Mapuche contro gli espropri forzati delle loro terre da parte della famiglia Benetton (quella delle foto pubblicitarie socialmente impegnate degli anni ’80). In secondo luogo la storia mai conclusa delle “scomparse” in terra sudamericana. La rivendicazione fatta per Santiago non vuole parlare di un ennesimo desaparecido, ma rivendica forte la sua “aparicion en vida”, perché vivo lo rapirono e tale lo devono restituire. Pensarlo morto non solo rischierebbe di porre una pietra tombale sulle sue ricerche, ma sarebbe una ulteriore legittimazione di una pratica (la desaparicion) mai del tutto terminata nella terra dei militari golpisti. E questo conduce al terzo elemento della storia di Santiago, che si può percepire lungo le vie di Buenos Aires, la New York italiana del Cono Sud».

Sui muri di Buenos Aires

A Jesi hanno fatto capolino alcuni manifesti che chiedono verità, a Buenos Aires quale è la situazione?
«Non c’è muro che non abbia un manifestino o una scritta a favore di Santiago. Dalle vetrine dei negozi fa capolino un ritmo ossessivo, ma carico di dignità che ripete: “Donde esta Santiago?”. Dalle varie capitali europee, e non solo, la domanda rimbalza ed arriva ad incollarsi sugli scalini, sotto forma di manifesti di carta, di uno dei tanti padiglioni del Museo della Memoria e dei diritti umani, nella parte Nord-est della città di Buenos Aires». Il Museo non è un luogo come un altro. «Infatti è stato aperto dove un tempo c’era l’Esma, la Escuela Mecanica de l’Armada, uno dei 600 centri clandestini di tortura e uccisione di donne e uomini da parte del regime dei militari fra il 1976 e il 1983.

 

I muri di Buenos Aires

Più di trentamila furono i desaparecidos della dittatura (lo stato argentino parla di settemila). Molti scomparivano nelle acque del Rio della Plata, gettati dagli aerei militari della Marina in quelli che erano i voli della morte. All’Esma si scompariva e si nasceva. Circa una trentina di donne partorirono figli che vennero poi dati in adozione alle famiglie dei militari. Donne che poi venivano uccise. I casi di adozioni illegittime sembra ammontino in tutto il paese a più di 500. Il regista Marco Bechis nel 2002 ne ha tratto un film: “Hijos”. Tra i vialetti della ex-scuola oggi si sente a malapena il rumore dei propri passi, mentre un po’ più giù, nel centro della capitale argentina, la frenesia quotidiana, sovrasta cuori, vite e pensieri, ma non riesce a cancellare un pensiero che coinvolge tanti: “Donde esta Santiago Maldonado?”».

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