JESI – Tornerà, dopo tre anni, sulle strade che per 40 sono state le sue e che ora, con una minima variazione rispetto al consueto, si riprenderà mettendo fine alla pausa forzata imposta dalla pandemia. Domenica prossima 19 marzo, e mai coincidenza poteva essere migliore facendo cadere proprio di domenica il giorno di San Giuseppe, la 41esima edizione della tradizionale Caminada de San Giuseppe rimasta “congelata” dal 2020 tornerà a riempier di festa le strade del quartiere e limitrofe per un appuntamento che è un pezzo di Jesi.
In Comune per presentare l’atteso ritorno della Caminada c’erano, per l’organizzazione della Spes Jesi, il presidente onorario Mario Ceppi e poi Alessandro Governatori, responsabile di tutte le incombenze burocratiche che mettere in campo un evento analogo chiede di affrontare, e Daniele Pirani. Inoltre Stefano Mazzarini dell’Avis Jesi, realtà che sin dagli inizi è a fianco della Caminada A fare gli onori di casa in Comune il vice sindaco e assessore allo sport Samuele Animali: «Siamo contenti di una tradizione che si rinnova grazie all’impegno della Spes e alla passione di tanti cittadini. La Caminada è uno dei momenti in cui la comunità si ritrova e riconosce. Il ritorno della manifestazione è un ritorno alla normalità dopo il Covid. E un bel segnale per un quartiere, San Giuseppe, dove stiamo procedendo a intervenire con piccole e grandi cose: la sistemazione del parco Granita e della strada che passa intorno alla torre Erap di via Tessitori, l’apertura del parcheggio di via dei Mille ma anche l’acquisto delle porte per il campo di calcetto del Boario».
Appuntamento per arrivo e partenza davanti alla parrocchia di San Giuseppe, come da tradizione: iscrizioni sul posto dal sabato pomeriggio e fino a sabato sera per i gruppi (con i consueti premi per i più numerosi) ma i singoli possono iscriversi fino a poco prima della partenza la mattina di domenica. Tre i percorsi da 3, 6 e 12 chilometri, per le vie Sardegna, Calabria, Montelatiero, San Marcello, Passionisti, Santa Lucia, Friuli fino al ritorno. «Una prima partenza – spiega Ceppi – alle 9,30 per la 6 e la 12 chilometri: la darà Walter Darini, imprenditore che come l’Avis è stato sempre vicino alla Caminada. La seconda un quarto d’ora dopo per la 3 chilometri: il via dall’ingegner Paolo Morosetti, presidente della Fondazione Carisj, che ci aiuta con al predisposizione del piano sicurezza. Con 5 euro dell’iscrizione in omaggio, grazie ai supermercati Sì con Te del Torrione e di via Puglisi, un pacco alimentare. Ma oltre che i primi classificati, anche se lo spirito della Caminada è non competitivo, di premi ce ne sono per tanti altri, dalle scolaresche ai gruppi ai partecipanti più assidui. Mi piace ricordare come, negli anni, alla Caminada abbiano dato il via anche personaggi prestigiosi: Lino Lacedelli, il conquistatore del K2; Mauro Bolognini che scoprì insieme al fratello Maurizio le grotte di Frasassi; la nostra Giovanna Trillini».
Minima la variazione del percorso: col passaggio per via Montegiacomo la Caminada 2023 “sconfinerà” per 300 metri, invece che nel Comune di Monsano, in quello di San Marcello. Ma la festa tornerà ad essere quella che nell’ultima edizione aveva raccolto oltre 3mila partecipanti.
«La manifestazione è nata nel 1980 – ricorda Mario Ceppi, che ne è memoria storica – alla viglia di San Giuseppe, allora anche Festa civile, era consuetudine convocare i responsabili dei gruppi parrocchiali per organizzare l’evento al meglio. San Giuseppe era sempre stato vissuto non solo quale festa della parrocchia ma di tutto il quartiere e dell’intera città. C’erano le celebrazioni religiose e poi pesca di beneficenza, rottura delle pigne, albero della cuccagna, tiro della fune, gioco delle bocce. Nel Teatro parrocchiale si riunì il direttivo della Spes: Don Giuseppe Quagliani, io, Paolo Pirani, Giuseppe Gagliardini, Stefano Gasparetti, Claudio Ceciliani, Danilo Cardinali. C’erano anche Fabio Filipponi, Guglielmo Ganzetti, Paolo Brecciaroli, Giancarlo Tiberi, Saviano Mecarelli, Diego Bassotti, Massimo Sbarbati, Alberto Pierella, Fausto Porcarelli, Corrado Draghetti, Muzi e Liduino Serrani. A Paolo venne in mente di organizzare una manifestazione sportiva dal titolo “La Caminada de San Giuseppe”, quasi da figurarsi la fuga in Egitto di San Giuseppe, Maria e Gesù bambino. Ci si trovava agli albori della scoperta dei valori ecologici».