Jesi-Fabriano

Jesi, cantieri in successione in centro storico

Non appena ultimato lo spostamento della fontana dei Leoni, si porterà avanti l’intervento di corso Matteotti progettando la riqualificazione di piazza della Repubblica

Il cantiere su Corso Matteotti

JESI – Sarà il nuovo sindaco della città, quello che uscirà dalle urne nella primavera del 2022, a inaugurare il rinnovato centro storico. Di certo, non Massimo Bacci, giunto al termine del suo secondo mandato. E anche il mercato ambulante, di conseguenza, ritornerà all’interno delle mura non prima della fine del prossimo anno. O nel 2023, che forse è più probabile. Successivamente alla fontana dei Leoni, che dovrà essere spostata di fronte al teatro Pergolesi entro il 22 luglio, verrà avviato l’iter per il cantiere di piazza della Repubblica. Nel frattempo, prosegue il restyling di corso Matteotti che dovrebbe essere ultimato per l’inizio del 2022.

L’amministrazione che verrà si troverà di fronte un centro storico mutato, con una “nuova” piazza Federico II, completamente “aperta”, che dovrebbe diventare il fulcro degli eventi principali dei mesi più caldi, esclusa ovviamente la tombola di San Settimio. A quanto pare, l’attuale esecutivo sta pensando proprio a un concerto per l’inaugurazione del “salotto” a ridosso del Duomo senza più la fontana nel mezzo.

Nel frattempo, la giunta si confronta con gli ambulanti dislocati a Porta Valle. L’attuale collocazione non è apprezzata da tutti, pertanto si sta cercando una soluzione che possa accontentare gli operatori, con riferimento al posizionamento dei banchi nell’area individuata (che non è in discussione). Va considerato infatti che i mercati delle mattine di mercoledì e sabato resteranno presumibilmente in prossimità della stazione delle autocorriere fino a fine 2022.

Ancora incognite sulle tradizionali fiere di settembre. L’edizione 2021 non è ancora annullata, si attendono gli sviluppi della pandemia, delle vaccinazioni e soprattutto i provvedimenti governativi che riguardano le iniziative estive all’aperto in cui gli assembramenti sono inevitabili.