JESI – Oltre 80 tra insegnanti e personale Ata dei quattro Istituti comprensivi di Jesi hanno partecipato ai corsi di manovre di rianimazione cardio-polmonare con l’abilitazione all’uso del defibrillatore. L’iniziativa, promossa dal Comune – e organizzata attraverso 5 distinte giornate dall’associazione SAVEyourLIFE con la collaborazione della Cometech – ha permesso ai partecipanti di acquisire tecniche che consentiranno l’utilizzo dei defibrillatori in maniera corretta, contribuendo in maniera determinante a ridurre i tempi di intervento ed aumentare così la percentuale di sopravvivenza di persone colpite da arresto cardiaco improvviso.
Tutti i 32 edifici che ospitano le scuole cittadine sono dotati di defibrillatori, così come le palestre e gli altri impianti sportivi, con un’operazione avviata nel 2014 dalla Cometech che, insieme all’Amministrazione comunale, ha dato il via al progetto “Jesi Città Cardio-Protetta”, anticipando di ben 7 anni quello che, dall’agosto scorso, con la legge sui defibrillatori pubblicata in Gazzetta Ufficiale, è diventato un obbligo per tutti i Comuni.
Nel territorio di Jesi sono circa una sessantina i defibrillatori presenti e sarà presto predisposta una mappa, usufruibile anche on line, per permettere di sapere la loro esatta ubicazione e consentire, alle persone formate, di intervenire in caso di necessità ovunque si dovessero trovare.
«Questo progetto che abbiamo sviluppato nell’anno in cui Jesi è stata proclamata Città europea dello Sport – ha sottolineato l’assessore Ugo Coltorti – ci ha permesso nel tempo di diffondere la cultura e la prevenzione sull’arresto cardiaco improvviso, trovando in larga parte dei cittadini grande attenzione e soprattutto permettendo di creare una rete capillare sia di punti d’emergenza di defibrillatori automatici esterni, sia di persone in grado di utilizzarli correttamente. Ringrazio Stefano Fabbi, fondatore di Cometech e presidente dell’associazione SAVEyourLIFE per questo percorso insieme che sta dando proficui risultati e per i prossimi obiettivi che vogliamo porci, coinvolgendo sempre più le giovani generazioni per affrontare e gestire in maniera appropriata sia le manovre che possono fare la differenza in caso di bisogno sia l’utilizzo dei defibrillatori».
L’associazione sta infatti per lanciare il progetto “SAVEyourLIFE – education” per istruire i ragazzi delle scuole alla prevenzione cardiologica: «È un investimento fondamentale – spiega Fabbi – per il futuro della loro salute ed un’esperienza che li farà crescere e li metterà in condizione di poter aiutare il prossimo. L’interesse, la curiosità, la sensibilità e la velocità d’apprendimento degli studenti siamo certi che creeranno la scintilla giusta per il naturale e spontaneo coinvolgimento».