JESI – Partiranno entro il 2022 i lavori di risanamento conservativo del cavalcavia di viale della Vittoria. Appalto aggiudicato alla ditta Rossi costruzioni e restauri di Fano, che ha offerto un ribasso d’asta del 6,7% ritenuto congruo della Centrale Unica di Committenza tra i Comuni di Jesi, Santa Maria Nuova e Monsano. Complessivamente, l’intervento ammonta a 680 mila euro.
L’azienda si occuperà della «conservazione e valorizzazione del cavalcavia attraverso il risanamento conservativo delle finiture e il consolidamento statico/sismico delle strutture portanti e il rinnovamento degli elementi architettonici (contro soffittature, parapetto, ecc.), nel massimo rispetto strutturale, funzionale e formale del manufatto. Tutti gli interventi strutturali e non strutturali consentono di mantenere la funzionalità delle reti impiantistiche presenti nel ponte anche durante le lavorazioni». Non interessate le scale ai due lati del cavalcavia che collegano Viale della Vittoria a via Gramsci.
Buona parte dell’investimento, 520 mila euro, arrivano dal Ministero delle Infrastrutture, il resto verrà coperto da mutuo contratto con la Cassa Depositi e Prestiti. Si dovranno studiare alternative viarie perché il cantiere, almeno in alcune fasi, richiederà interdizioni al transito lungo il trafficato viale della Vittoria, restringimento di carreggiata in primis.
I sondaggi portati a termine su via Gramsci hanno evidenziato l’esigenza di «interventi di manutenzione tesi ad allontanare le acque dalla struttura portante, nonché azioni di rinforzo della struttura orizzontale per l’adeguamento alle norme. Solo interventi manutentivi, invece, per i sostegni verticali».
«La struttura portante del ponte – si legge nella relazione tecnica che ha suggerito di procedere al risanamento – è difforme da quanto inizialmente ipotizzato ed occultata alla vista da soffittature voltate in avanzato stato di degrado. Sono state inoltre riscontrate problematiche diffuse di infiltrazioni e percolazioni di acque meteoriche, presenti anche negli strati di finitura sottostanti la pavimentazione stradale e sovrastanti la struttura orizzontale portante. Sulla campata centrale sono state eseguite prove complementari all’estradosso: sia le soffittature voltate di intradosso indagate che la campata centrale sono risultate in forte stato di degrado. In particolare, le soffittature relative alle campate laterali, a causa delle semplici vibrazioni indotte dagli strumenti impiegati, hanno manifestato varie cadute localizzate di intonaco dall’intradosso, anche in lontananza dal punto di esecuzione della prova, a testimonianza e riprova del pessimo stato di conservazione per forti infiltrazioni d’acqua nelle soffittature stesse».