Jesi-Fabriano

Centro Ambiente, l’ampliamento entra nel piano triennale delle opere pubbliche

La Giunta di Jesi approva il progetto di fattibilità tecnica ed economica per il potenziamento della struttura di smistamento dei rifiuti gestiti dalla municipalizzata Jesiservizi

La tettoia del Campo Boario
Il Campo Boario a Jesi

JESI – Al via l’ampliamento del Centro Ambiente. La Giunta Bacci ha rivisto il progetto Campus Boario, mai decollato, e approvato il progetto di fattibilità tecnica ed economica per il potenziamento della struttura di smistamento dei rifiuti raccolti in città dalla municipalizzata Jesiservizi.

Occorre procedere – spiega l’amministrazione – ai lavori di completamento all’interno del Centro Ambiente riguardanti l’allestimento di nuovi spogliatoi per gli operai della società JesiServizi srl e la sistemazione dell’area esterna per un importo complessivo di 250.000 euro. Le opere previste, che consentiranno una migliore funzionamento delle attività del centro Ambiente, non sono attualmente inserite nel Programma Triennale dei lavori Pubblici 2018-2020».

Da piazza Indipendenza specificano inoltre che «gli immobili all’interno del Cento ambiente sono attualmente di proprietà della società “Campo Boario” in fase di liquidazione per cui a breve saranno retrocessi in favore del Comune di Jesi».

Dal 2015 la Jesiservizi è diventata gestore del servizio scuolabus, la cui sede operativa era all’Acquaticcio. «È sembrato ragionevole accorpare le funzioni della municipalizzata su di unico sito, anche in questo caso con l’obiettivo di facilitare il lavoro degli operatori e di risparmiare risorse – ha avuto modo di puntualizzare Salvatore Pisconti, amministratore unico della municipalizzata –. Abbiamo di conseguenza fatto trasferire i Lavori Pubblici all’Acquaticcio. Uno scambio di location, insomma, che ci agevolerà nella razionalizzazione del servizio. Stiamo utilizzando un’area recintata all’interno del Campo Boario abbandonata a sé stessa, l’abbiamo bonificata. Non abbiamo eroso spazi al quartiere. Non abbiamo tolto giochi, né capanne o campetti. Lo spazio ora delimitato da un muro lo utilizzeremo in modo più razionale, separando fisicamente il servizio scuolabus dall’igiene urbana (anche nell’ottica del gestore unico provinciale ndr.). E non stoccheremo rifiuti da nessuna parte. Non cambierà nulla rispetto ad adesso. Ripeto, le quantità non varieranno».