JESI – Decisamente non piace a tutti l’operazione che, riorganizzandolo e risanandolo, ha lasciato il Centro Ambiente – ribattezzato Ecocentro e inaugurato sabato scorso 22 gennaio – al Campo Boario. Fra le voci discordi, quella dall’opposizione del consigliere Marco Giampaoletti, del gruppo misto: «Sentire dire al primo cittadino, che inaugura il centro ambiente dove vengono portati i rifiuti di tutta la città, che questo “riqualifica” il quartiere, è un’offesa per tutti i cittadini di San Giuseppe».
Secondo Giampaoletti: «I cittadini di questo quartiere sono stanchi, con la torre Erap che non si doveva costruire, con il centro ambiente che non doveva rimanere, con le strade e i marciapiedi da dimenticare, l’albero di Natale che si poteva riparare sostituito con un albero piccolo acquistato o noleggiato spendendo ancora denaro pubblico». Prosegue il consigliere: «Adesso è l’ora di tagliare i nastri di alcuni progetti che, se non ci fossero state le donazioni, neanche con un altro mandato si sarebbero fatti, e di sistemare il centro storico. Gli altri possono aspettare, come le telecamere al campo boario. Come dice il primo cittadino, ormai pronto per altri impegni politici, “ce ne faremo una ragione”. Anche quando alle prossime elezioni i cittadini si ricorderanno, specialmente dal quartiere San Giuseppe».
Quello sul Centro Ambiente è stato un intervento da 450 mila euro complessivi, concentrato intorno ad alcuni cardini: la riorganizzazione interna, con spogliatoi più ampi per il personale, la manutenzione dei piazzali e la demolizione di alcuni edifici non più funzionali; la revisione della viabilità esterna. In particolare, su quest’ultimo fronte, il progetto prevede che il nuovo accesso carrabile su viale Don Minzoni consenta di spostare fuori dal cuore del quartiere San Giuseppe il traffico dei mezzi pesanti dell’igiene urbana diretti al Boario. Mentre dall’altro lato, su via Granita, resta il solo passaggio degli scuolabus, pure gestiti da JesiServizi. Il Centro Ambiente sarà la sede operativa unificata per le attività della JesiServizi, con un blocco uffici sul lato di via Granita. Ma la permanenza della struttura nel cuore di un quartiere densamente popolato, a ridosso di strutture sportive e scolastiche e delle abitazioni, ha fatto e continua a far discutere.