Jesi-Fabriano

Jesi, la città con il minor peso fiscale delle Marche

«Un riconoscimento che giunge dall’annuale analisi del centro studi della Cna nazionale che ha esaminato la tassazione complessiva e che pone il nostro Comune tra i più virtuosi in Italia», dice il sindaco Bacci

JESI – «È motivo di doppia soddisfazione sapere che Jesi è la città delle Marche con il minor peso fiscale per le aziende. Un riconoscimento che giunge dall’annuale analisi del centro studi della Cna nazionale che ha esaminato la tassazione complessiva e che pone il nostro Comune tra i più virtuosi in Italia». Così il sindaco Massimo Bacci che aggiunge: «Soddisfazione doppia perché da un lato si conferma la volontà dell’Amministrazione comunale di una gestione oculata del proprio bilancio sia sul fronte delle entrate che delle spese nel rispetto dei cittadini contribuenti e dall’altro si innescano meccanismi positivi per il nostro territorio quale realtà capace di attrarre nuovi insediamenti produttivi».

La Cna, presentando il proprio studio si sofferma sul fatto che «analizzando la situazione anno dopo anno, anche per confrontare il peso della tassazione tra le varie città Jesi rimane saldamente nella parte alta della classifica posizionandosi al 27° posto su 141 Comuni presi in esame in tutta Italia. Rimane inoltre la città in cui la tassazione complessiva pesa meno rispetto a tutte le altre città della regione Marche, un incentivo importante per chi volesse avviare un’attività».

Considerando l’insieme delle tasse alle quali sono sottoposte le aziende locali, si può vedere come il “tax free day”, ovvero il giorno nel quale le aziende jesine si liberano dalle tasse e hanno completato il pagamento delle stesse in tutte le loro forme e fonti nazionali e locali, sia stato lo scorso 27 luglio, stesso giorno di Fabriano e molto prima della maglia nera provinciale, che risulta essere per l’ennesima volta Falconara. A scriverlo è appunto la Cna. Da quel giorno in poi gli imprenditori locali hanno iniziato a guadagnare per loro stessi, potendo incamerare le risorse prodotte dal loro lavoro per il sostentamento necessario ed eventuali investimenti in azienda.

Parole, sostiene sempre Bacci, «che danno ulteriore stimolo in una sempre migliore applicazione dei meccanismi tributari, anche raccogliendo i suggerimenti, per un opportuno approfondimento, che la stessa Cna pone».

Giova peraltro ricordare che Jesi, ormai da 5 anni, ha attivato anche la cosiddetta “No tax zone”, un innovativo strumento di incentivo riservato alle nuove attività commerciali e artigianali di vicinato del centro e dei quartieri storici (ma che di fatto poi si estende all’intero tessuto urbano). In base a tale progetto sono erogati contributi di € 500,00 per tre anni consecutivi quale parziale compensazione delle tasse locali (Tari, Imu, Imposta pubblicità).

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