JESI – I controlli della Polizia di Stato e della Polizia locale sul target di clientela e sul rispetto delle norme del manuale HACCP al Bar Pizzeria di Porta Valle sono stati impietosi: è emerso che nel corso del tempo il locale fosse divenuto un luogo di abituale ritrovo di persone pregiudicate. In più, la Polizia locale ha accertato una serie di irregolarità amministrative tanto che ieri pomeriggio 2 ottobre le volanti del Commissariato e la Polizia locale di Jesi, coordinati dal Dirigente vice questore Paolo Arena, hanno dato esecuzione al provvedimento di sospensione della licenza (ex art 100 Tulps) emesso dal Questore di Ancona Cesare Capocasa.
Gli agenti hanno apposto all’ingresso la notifica del provvedimento, che giunge alla conclusione di una serie di controlli generati anche dalle continue proteste e dagli esposti dei residenti di Porta Valle, quartiere sensibile della città. I controlli e gli accertamenti sono stati espletati in più occasioni in modo sinergico tra la Polizia di Stato del Commissariato Jesino e la Polizia locale. E’ stato riscontrato come l’esercizio fosse divenuto nel tempo un luogo di abituale ritrovo di persone pregiudicate. Appena il 12 settembre, un equipaggio era intervenuto sul posto per la segnalazione del furto di cellulare ai danni di un avventore del bar: durante il sopralluogo dei poliziotti era emerso come buona parte dei clienti presenti fosse gravata da precedenti penali e di polizia (specie per rapina, estorsione, spaccio di stupefacenti, guida in stato di ebbrezza, lesioni, maltrattamenti, violenza sessuale, evasione, ricettazione, associazione per delinquere) compresa la vittima del furto. La conferma si è avuta nei giorni a seguire con ulteriori controlli eseguiti il 14, 15, 21, 23 e 26 settembre. Addirittura, alcuni soggetti risultavano già destinatari di avviso orale.
Inoltre, i controlli amministrativi svolti in parallelo dalla Polizia di Stato e Polizia locale, hanno permesso di rilevare alcune violazioni: la mancata esposizione del cartello contenente la licenza, le tariffe dei prezzi, quelli del divieto di fumo, l’inesatta compilazione delle schede di autocontrollo delle temperature dei frigoriferi rispetto al manuale HACCP, nonché la posa non autorizzata di un’insegna pubblicitaria. Pertanto, considerato che l’esercizio potesse essere motivo di pericolo per l’ordine, la sicurezza e la pubblica moralità, è stata avanzata proposta di sospensione della licenza al Questore di Ancona che, valutando il quadro istruttorio trasmesso, ha adottato nell’immediato il provvedimento. La licenza è stata sospesa per 10 giorni dalla notifica con conseguente chiusura temporanea del pubblico esercizio.
Questo genere di controlli, in sinergia tra le Forze dell’Ordine, verranno estesi anche ad altri esercizi in altri quartieri cittadini per garantirne la regolarità amministrativa e tutelare in via prioritaria la sicurezza della collettività.