Jesi-Fabriano

Jesi, sinergia tra Comune e Prefettura contro le infiltrazioni della criminalità nei locali

Il nuovo protocollo d’intesa sarà sottoscritto tra il Comune e la Prefettura di Ancona, con il coinvolgimento delle associazioni di categoria. L'amministrazione: «Così si tutela il territorio»

JESI – Prevenire e contrastare i tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nelle attività dei pubblici esercizi, della ristorazione e delle strutture ricettive, rafforzando ed estendendo i controlli antimafia.

È questo l’obiettivo di un nuovo protocollo d’intesa che sarà sottoscritto tra il Comune di Jesi e la Prefettura di Ancona, con il coinvolgimento delle associazioni di categoria. La Giunta comunale, nella sua ultima seduta, ha infatti approvato lo schema di accordo dando mandato al sindaco di firmarlo nell’incontro che si terrà la prossima settimana.

Attraverso tale protocollo il Comune sottoporrà a controlli di veridicità tutte le autocertificazioni prodotte a corredo delle Scia (segnalazione certificata di inizio attività) di nuove aperture, subingressi o variazioni relative alle strutture ricettive ed agli esercizi commerciali operanti nel settore della ristorazione, della somministrazione alimenti e bevande. Le verifiche saranno compiute attraverso la consultazione della banca dati nazionale della documentazione antimafia e comporteranno, nel caso di provvedimenti interdittivi, la revoca dell’autorizzazione allo svolgimento dell’attività. Nella modulistica a corredo della Scia – ed è questo un elemento di forte novità – il Comune farà presentare dal titolare della ditta interessata anche l’elenco dei familiari conviventi dei soggetti da scrutinare. Dal canto suo la Prefettura di Ancona disporrà gli accertamenti di competenza in materia di informative antimafia. Le associazioni di categoria coinvolte (Confindustria, Confapi, Confcommercio e Confesercenti, ma il protocollo è esteso anche ad altre Associazioni) si impegnano a diffondere la conoscenza dei contenuti tra tutti i propri aderenti.

Il protocollo è stato proposto in quanto la situazione emergenziale connessa alla diffusione del Covid ha fortemente condizionato l’economia del paese determinando difficoltà per famiglie e imprenditori con il pericolo di condizionamenti o infiltrazioni di organizzazioni criminali. «E dunque – evidenzia la Giunta nel condividere la proposta della Prefettura – si è ritenuto opportuno creare una forte sinergia per tutelare il nostro territorio dotato di numerosi pubblici esercizi e attività ricettive e nel contempo particolarmente colpito dall’emergenza sanitaria e quindi anch’esso esposto al pericolo di condizionamenti ed infiltrazioni della criminalità organizzata».