Jesi-Fabriano

Jesi, consegnati i primi buoni spesa alimentari alle famiglie in difficoltà

Se ne è occupata la Polizia locale. Oltre 50 i nuclei che li hanno già ricevuti e li hanno potuti utilizzare nei supermercati o nei negozi che si sono accreditati

La consegna dei buoni spesa a Jesi

JESI – Sono stati consegnati dagli agenti della Polizia Locale i primi buoni spesa alimentari riservati ai cittadini di Jesi che ne avevano fatto domanda e che si trovavano ai primi posti della graduatoria stilata sulla base di precisi criteri di riferimento.

Oltre 50 le famiglie che hanno già ricevuto i buoni e li hanno potuti utilizzare nei supermercati o nei negozi che si sono accreditati. Altre famiglie saranno contattate la prossima settimana quando – sulla base dello scorrimento della graduatoria predisposta dall’Azienda ai Servizi alla Persona – riprenderà il giro delle consegne, se del caso con l’ausilio anche del personale di alcune associazioni di volontariato.

A Jesi, a cui sono stati assegnati dal Governo poco più di 200 mila euro per sostenere le famiglie in difficoltà, sono state oltre 500 le domande pervenute. Gli uffici dell’Azienda Servizi alla Persona stanno procedendo con celerità alle verifiche per poter completare la consegna agli aventi dritto entro la prossima settimana.

L’occasione della consegna dei buoni spesa alimentare ha permesso di sperimentare un sistema informatico che crea una precisa mappa della città e di tutti gli utenti che beneficiano di servizi sociali o assistenziali di varia natura. Questo, in futuro, consentirà di verificare la corretta distribuzione dei vari benefici e accertare che le provvidenze, di qualsiasi natura esse siano, vengano assegnate evitando disparità di trattamenti o sovrapposizioni.

«Accanto tutto questo – sottolinea l’assessore ai servizi sociali Marialuisa Quaglieri – non va perso di vista lo straordinario lavoro che stanno svolgendo le associazioni di volontariato, con le quali abbiamo attivato dei percorsi per aiutare le persone in difficoltà sia per la consegna dei farmaci che di pasti e generi di prima necessità a domicilio. È una rete di volontariato enorme, che si è ulteriormente ampliata in questi giorni con l’adesione di tanti nuovi cittadini che hanno deciso di mettere a disposizione il loro tempo per la collettività. Tutto questo rappresenta un preziosissimo supporto per il Comune, che permette non solo di garantire oggi il sostegno ai soggetti più fragili (ed il fatto che non si siano registrate lamentele conferma che tutto sta funzionando al meglio), ma consente anche di guardare con più fiducia al futuro per affrontare le nuove emergenze sociali ed economiche che si presenteranno. Insomma, mi sento di dire che, dopo lo straordinario lavoro del personale sanitario tutto, dobbiamo assolutamente ringraziare il terzo settore, senza il quale la macchina di aiuti non avrebbe potuto funzionare così egregiamente. E sono certo che è un grazie dell’intera comunità».