JESI – Il
Consorzio Agrario provinciale di Ancona chiude il
2017 con una
crescita di fatturato che tocca i
64 milioni contro i
62,2 dell’anno precedente, facendo registrare, quindi un
+3,5 per cento.
E tutto questo malgrado sia stato un anno
particolarmente difficile per l’agricoltura nazionale, con una
perdita secca del
3,4 per cento di valore aggiunto.
Il risultato è maturato per l’
aumento delle quote di mercato che confermano il Consorzio come
principale punto di riferimento per le imprese agricole marchigiane perchè capace di farsi
interprete delle particolari esigenze del settore.
Mostrandosi, perciò, non solo
competitivo nei servizi offerti – come la vendita di prodotti per l’attività agricola, acquisto e commercializzazione di grano, girasole, orzo,- ma anche di alta
professionalità e
affidabilità.
Il tutto senza snaturare la propria missione a
servizio dell’agricoltura, mantenendo prudenza e
autonomia gestionale. Un particolare, quest’ultimo, che lo contraddistingue nel panorama regionale, confermandosi l’unico Consorzio Agrario capace di
salvaguardare la propria identità.
Il Consorzio Agrario,
cooperativa con circa 500 soci e
8.000 clienti attivi, vanta
32 sedi operative nel territorio marchigiano a partire da quella
centrale di Jesi.
Sotto il profilo finanziario, da registrare la
crescita delle attività su
sementi,
carburanti e
macchine agricole, segmento questo che vede
salire la quota di mercato dal
33 al
37 per cento. Ma anche relativamente alla
commercializzazione dati
positivi, a partire proprio dai
cereali dove si registra una
crescita in quantità (
+23 per cento, con
638 mila quintali di grano duro consegnato ai pastifici) e
fatturato (
+14 per cento).
Alessandro Alssandrini, il riconfemato presidente, sottolinea perciò di essere «orgogliosi della nostra autonomia e della capacità di rappresentare gli interessi degli imprenditori agricoli. Non facciamo salti nel buio, programmiamo con la prudenza del buon padre di famiglia, ci poniamo a servizio di un ampio territorio consapevoli delle forti criticità che l’agricoltura vive, ma pronti a riaffermare con tenacia e passione l’importante ruolo di supporto agli operatori che da 120 anni la storia ci ha assegnato».
Con Alessandrini sono stati eletti nel Consiglio di amministrazione: Andrea Crescenzi (vicepresidente), Pierfrancesco Bartolazzi Menchetti, Ludovico Baldeschi Baleani, Renato Fagioli, Lorenzo Honorati, Giuseppe Minghi, Claudio Quattrini per la Delegazione Pontificia, Enrico Salvadego Molin, Antonio Trionfi Honorati, Francesco Vitali.