Jesi-Fabriano

Jesi, contestato dagli antagonisti del Tnt il banchetto di Forza Nuova

Battibecco verbale con botta e risposta, stamattina 20 gennaio, lungo Corso Matteotti. Il tutto sotto l'occhio vigile delle forze dell'ordine, con Polizia e Carabinieri dispiegati per garantire la sicurezza

Il banchetto di Forza Nuova lungo Corso Matteotti

JESI – Hanno catalizzato l’attenzione di Corso Matteotti i quattro uomini e le due donne che hanno approntato stamane, 20 gennaio, il banchetto di Forza Nuova a fianco del santuario delle Grazie per il tesseramento 2018 e l’invito a firmare la lista “Italia agli italiani”, per le prossime politiche del 4 marzo.

In poco più di due ore, sino alle 12.30, l’assembramento è andato via via crescendo intorno ai “forzanovisti”, a loro volta circondati dalle forze dell’ordine, dispiegate per ragioni di sicurezza.

Poi è iniziata la contestazione. Verbale, senza eccessi, ma pur sempre contestazione, da parte di una trentina di aderenti al centro sociale Tnt. Ma anche di alcuni passanti.

Attenzione, presidio fascista“, lo slogan scandito.

«Sono protetti – il messaggio degli antagonisti – perché chissà cosa temono. Come sempre si arroccano dietro le forze dell’ordine».

Le quali – tra Polizia e Carabinieri una trentina di uomini – erano dispiegate proprio davanti al banchetto e nelle immediate vicinanze di Piazza Pergolesi, con la presenza del vice questore aggiunto Michele Morra e del comandante della Compagnia Carabinieri, maggiore Benedetto Iurlaro.

I “sociali” hanno anche provato a interloquire con i “forzanovisti”, ribadendo il fatto di essere «preoccupati per la presenza in città di una forza neofascista rappresentata da persone che non sono del posto ma vengono da fuori».

Il tutto sotto gli occhi vigili delle forze dell’ordine. Ma tutto si è svolto senza incidenti di alcun tipo. Solo parole.

«Noi siamo Forza Nuova, non il Pnf – la risposta – la loro è solo ignoranza e ipocrisia».

Alle 12.30, puntuali, hanno tolto il banchetto, riposto le bandiere e smontato il tutto. E ognuno se n’è ritornato a casa.