Jesi-Fabriano

Jesi, in arrivo controlli sulla movida per arginare il coronavirus

Il comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza stabilirà assieme a forze dell'ordine e Comuni le modalità per far rispettare le direttive al fine di frenare l'epidemia. Cinque le persone in ospedale, tre delle quali in rianimazione

Immagine di repertorio

JESI – Si riunirà a breve il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza. Argomento all’ordine del giorno: come far rispettare il decreto governativo finalizzato ad arginare l’epidemia di coronavirus. In arrivo controlli e relative sanzioni. A partire, probabimente, dal prossimo fine settimana. Il sindaco Massimo Bacci ha convocato ieri, domenica 8 marzo, una conferenza stampa urgente per stigmatizzare il comportamento di molti giovani, che sabato sera hanno affollato i locali del centro storico.

La polizia locale è in attesa delle direttive dalla Prefettura, assieme alle altre forze dell’ordine, per far rispettare concretamenti i divieti, multando chi non lo fa. Il consiglio resta lo stesso: rimanere a casa, evitare contatti sociali non necessari e non frequentare luoghi affollati. Il decreto, spiega il Sole 24 Ore, «sospende fino al 3 aprile le attività di pub, scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse, sale bingo, discoteche e locali assimilati. La sanzione prevista è la sospensione dell’attività, che si applica anche a bar e ristoranti che non fanno rispettare la distanza di sicurezza di almeno un metro tra persone. Agli altri esercizi commerciali la predisposizione di misure tali da consentire il rispetto della distanza è invece solo “fortemente raccomandata” ma non sanzionata».

Le direttive del governo

Per quanto riguarda la città, i Servizi Demografici sono aperti con accessi contingentati per evitare assembramenti. Biblioteca e Pinacoteca chiuse fino al 3 aprile. «Si invitano i cittadini – scrive il Comune – a limitare gli spostamenti ai casi strettamente necessari. È fatta espressa raccomandazione a tutte le persone anziane o affette da patologie croniche di evitare di uscire dall’abitazione fuori dai casi di stretta necessità e di evitare luoghi affollati». Non a caso, l’amministrazione ha stabilito di chiudere circoli e bocciofile.

«Un pensiero agli operatori della sanità che stanno producendo uno sforzo straordinario e ai dipendenti comunali – le parole del sindaco Bacci -. Abbiate senso di responsabilità, evitate per quanto possibile i contatti. Mi rivolgo quindi ai giovani: fatelo per voi ma soprattutto per le persone più anziane e fragili con le quali avete rapporti familiari e di amicizia».

Al momento, sono cinque le persone contagiate da coronavirus ricoverate al Carlo Urbani. Tre di esse sono in terapia intensiva, mentre le restanti sono al pronto soccorso e potrebbero essere trasferite.