JESI – Nella giornata di ieri 16 aprile, nella fascia oraria pomeridiana, il personale delle Volanti del Commissariato di Jesi, unitamente alle unità cinofile antidroga della Questura di Ancona e al personale della Polizia municipale jesina, coordinate dal Dirigente Vice Questore Paolo Arena, nell’alveo delle direttive impartite con ordinanza dal Questore di Ancona, Cesare Capocasa d’intesa col Prefetto Ordine Saverio, hanno attuato un servizio straordinario integrato di controllo del territorio , avente quale precipua finalità l’attività di prevenzione dei reati in materia di stupefacenti e contro l’incolumità pubblica specie in corrispondenza dei luoghi di maggior concentramento di persone provenienti da più province e regioni quali le stazioni dei bus e ferroviarie. Con l’impiego del cane Hermes, sono state attentamente monitorate e setacciate le aree più sensibili della città ed in particolare: le fermate dei bus in Piazzale Partigiani, la stazione ferroviaria, Via Imbriani, Via Setificio, via Granita, quartiere San Giuseppe, via Roma, Orti Pace, Piazzale San Savino, Viale Cavallotti.Al contempo, sono state effettuate identificazioni a campione continuo con ispezioni e controlli in .5 esercizi commerciali , a stretto contatto coi cittadini per rendere più tangibile la percezione di sicurezza.
Sono state nel complesso identificate 117 persone, 15 delle quali sono risultate positive ai controlli. Trentacinque i veicoli sottposti a controllo. Delle quattro ispezioni effettuate in tema di stupefacenti, una ha dato esito positivo: in via Setificio gli operatori della Volante hanno notato un 27enne nigeriano che, parzialmente celato da una pianta all’interno del parco Orti Pace, alla vista degli agenti, ha gettava a terra una cartina, prontamente recuperata. All’interno c’ea dello stupefacente: hashish. Nel portafogli dell’uomo è stata rinvenuta una bustina in cellophane che conteneva una ulteriore quantità di hashish, per un peso complessivo di 0,80 grammi. Da qui, il sequestro amministrativo dello stupefacente e la segnalazione al Prefetto per uso personale.
Sono stati inoltre cinque gli esercizi commerciali, due ne sono stati sanzionati per un importo complessivo di 3mila sanzioni e riscontrando un totale di otto illeciti amministrativi. In particolare all’interno di un circolo privato, veniva riscontrato il mancato avviso di divieto di fumo, le pessime condizioni igieniche del laboratorio cucina, l’assenza dei requisiti di sorvegliabilità. Presso un bar, veniva riscontrata l’omessa esposizione della scia di somministrazione, l’omessa esposizione degli articoli del TULPS relativi all’attività commerciale , la mancata autorizzazione dei dehors, l’omessa compilazione delle schede di autocontrollo, la mancata autorizzazione dell’insegna, la mancata autorizzazione dell’agenzia delle dogane per la vendita alcolici.
Due le denunce esitto dei controlli. Una per il reato di violazione del divieto di ritorno, destinataria una 44enne nigeriana sottoposta a identificazione dalla pattuglia della Volante. La donna, in possesso di regolare permesso di soggiorno in corso di validità, risultava essere destinataria di foglio di via con divieto di ritorno a Jesi per due anni emesso dal Questore di Ancona e ancora in atto. Pertanto la 44enne è stata deferita in stato di libertà per violazione del divieto di ritorno con intimazione a lasciare immediatamente il comune.
Nel corso dei controlli poi, all’interno della stazione ferroviaria, è stato sottoposto a verifica un terzo nigeriano, 31enne. Gli accertamenti hanno rivelato lo stato di irregolarità del soggetto, inottemperante al provvedimento di espulsione con ordine del Questore di Ancona di lasciare il territorio nazionale emessi nel 2023. L’uomo è stato dunque sottoposto a foto segnalamento, deferito per la violazione dell’ordine e condotto in Questura presso l’ufficio immigrazione per la notifica di un nuovo ordine del Questore di lasciare il territorio entro sette giorni. Si è provveduto altresì ad effettuare un ulteriore controllo con l’impiego delle unità cinofile presso i giardini pubblici di Viale Cavallotti, ove vi era una cospicua presenza di giovani e e famiglie con bambini, nell’ottica della prossimità.