Jesi-Fabriano

Jesi, convenzione Comune-UnivPM per la rigenerazione urbana delle aree degradate

L’amministrazione ha siglato un accordo con l’università Politecnica delle Marche per migliorare e riadattare il patrimonio pubblico e privato in maniera durevole e continuativa

Una veduta del centro storico di Jesi

JESI – Una convenzione per attivare politiche a sostegno di processi finalizzati al miglioramento e al riadattamento del patrimonio pubblico e privato in maniera durevole e continuativo, verso più adeguati livelli di qualità urbana, territoriale, socioeconomica e ambientale. È quanto ha siglato il Comune con l’Università Politecnica delle Marche al fine di attivare la rigenerazione urbana delle aree che necessitano di riqualificazione, con riferimento ai quartieri compresi fra Porta Valle e la stazione ferroviaria.

L’obiettivo dell’accordo è la realizzazione di un programma di ricerca finalizzato alla sperimentazione di modelli di innovazione, strategie di rigenerazione urbana e possibili meta-progetti con specifiche visioni spaziali e architettoniche, sia riferite all’intero territorio che funzionali. Sullo sfondo anche l’opportunità di tradurre tali spunti in progetti veri e propriche possano consentire al Comune di Jesi di farsi trovare pronto perpartecipare ai prossimi bandi e avvisi pubblici per l’ottenimento di finanziamenti previsti dai fondi strutturali europei e dal Recovery Fund nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Le prestazioni relative all’esecuzione del programma, spiega il Municipio, fermo restando che trattandosi di attività di sperimentazione e ricerca sarà possibile modificare di comune accordo tra i due Enti, saranno le seguenti:

a) descrizione del sistema delle conoscenze locali e territoriali per l’analisi delle risorse ambientali, paesaggistiche, spaziali e culturali, funzionali alla definizione delle strategie di pianificazione e rigenerazione urbana dei quartieri compresi tra Porta Valle e la Stazione Ferroviaria a Jesi. Particolare attenzione sarà posta ai bilanci urbanistici, ambientali e sociali del comune e della zona interessata, nell’ottica di sperimentare modelli innovativi di rigenerazione urbana, riuso e politiche dei beni comuni;
b) elaborazioni di quadri interpretativi e strategie di intervento alla scala urbana nonché visioni architettoniche dei possibili interventi nelle aree, finalizzate alla definizione delle politiche urbane di rigenerazione dei quartieri in oggetto, anche per consentire al Comune di Jesi di partecipare ai prossimi bandi e avvisi pubblici per l’ottenimento di finanziamenti previsti dai fondi strutturali europei e dal Recovery Fund nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR);
c) sperimentazione di processi di progettazione partecipativa e collaborativa anche con il supporto degli strumenti informatici sincroni e asincroni per accompagnare la consultazione pubblica nelle forme più adeguate ad orientare il processo di rigenerazione urbana verso quadri interpretativi e scelte di assetto urbano condivise con gli abitanti di Jesi;

«Rappresenta un obiettivo sia del Governo nazionale che dell’Amministrazione comunale – ha sottolineato al riguardo l’assessore ai lavori pubblici Roberto Renzi – la costante riduzione del consumo di suolo a favore della rigenerazione del patrimonio edilizio esistente incentivandone la razionalizzazione, promuovendo e agevolando la riqualificazione di aree urbane degradate. Il lavoro che svolgerà la Politecnica delle Marche va in questa direzione, con un puntuale coinvolgimento dei residenti per provare ad individuare soluzioni progettuali che possano riguardare sia gli spazi pubblici che gli interventi del privato».