Jesi-Fabriano

Coppetella, il biodigestore indigesto

I gruppi di minoranza Jesi in Comune e il Movimento 5 Stelle intervengono sull'impianto ipotizzato in zona Coppetella dove è sorto un comitato cittadino contrario alla realizzazione

Coppetella
La zona della Coppetella di Jesi

JESI – L’ipotesi di realizzare un biodigestore per il trattamento dei rifiuti organici alla Coppetella di Jesi viene contestata dalle forze politiche di opposizione. I gruppi di minoranza Jesi in Comune e il Movimento 5 Stelle entrano nel dibattito esprimendo contrarietà al progetto.

Secondo Jesi in Comune – Laboratorio Sinistra, il territorio della Vallesina ha già dato in termini di rifiuti: «Siamo contrari alla realizzazione di un impianto di trattamento della frazione umida dei rifiuti (di tutta la provincia di Ancona e di parte della provincia di Pesaro Urbino) in Vallesina, terra che ha già fatto la sua parte. La zona della Coppetella è a ridosso di un’area Aerca, adiacente all’interporto e che ospita già un’altra centrale a biogas. Le criticità di quel quartiere, della qualità della vita dei residenti e delle piccole attività commerciali andrebbero necessariamente ad aumentare laddove si decidesse di insediare proprio lì il nuovo impianto».

Jesi in Comune continua: «Se è vero, come sostiene l’assessora Napolitano (leggi l’articolo) che non vi sono ancora dati tecnici definiti, questo dovrebbe valere non solo per chi si oppone, ma anche per chi, di fatto, sostiene ampiamente la scelta politica di realizzare questo impianto sul nostro territorio. L’assessora quindi non deve semplicemente restare a disposizione, ma deve farsi promotrice di un’assemblea pubblica che coinvolga tutti i cittadini, ma anche tutti i territori della provincia di Ancona e non solo (se, come pare, questo impianto dovrà servire anche parte della provincia di Pesaro Urbino), per valutare davvero tutti insieme tutti gli aspetti di questa vicenda».

L’opposizione in consiglio comunale a Jesi

Contrario anche il Movimento 5 Stelle jesino che incalza: «Incredibile ma vero vedere Legambiente locale (leggi l’articolo), dalla quale evidentemente ci si aspetta posizioni a tutela del nostro territorio, lanciarsi in crociate a favore di impianti impattanti». Secondo i 5 Stelle viene difeso un progetto «senza che in realtà un progetto ci sia. Mentre i carichi ambientali della media-bassa Vallesina sono fatti, non opinioni. Legambiente dice che questo impianto sarebbe necessario, ma ad oggi non è stato reso pubblico alcuno studio che analizzi le reali esigenze della nostra provincia e compari le diverse soluzioni impiantistiche possibili. Tanto meno un piano economico o un’analisi costi benefici. Al contrario, dagli stessi dati citati dalla Presidente di Legambiente Marche appare evidente come circa il 70% dell’umido prodotto in regione sarebbe già smaltito, fra impianti pubblici e privati, senza alcun bisogno di un ulteriore mega biodigestore come quello che ci vorrebbero “regalare” alla Coppetella».

Anche il Movimento evidenzia le criticità già presenti alla Coppetella: «Ci sono già altre centrali energetiche a biomasse nel raggio pochi chilometri. E al traffico quotidiano si andrebbero ad aggiungere circa 40 camion al giorno: su una giornata lavorativa di otto ore, starebbero a significare cinque camion in un’ora. Uno ogni 12 minuti. In arrivo. E che poi ripartono. Sembrerebbe un bel volume di traffico per le stradine di Coppetella».