JESI – Da stamattina, 29 marzo, alle 10, ha cambiato aspetto la recinzione che racchiude il cantiere di Piazza Pergolesi che tanto aveva fatto discutere – pesante con tutto quel legno a vista a scapito dell’estetica del luogo – e provocato anche un’interpellanza della consigliera Emanuela Marguccio (Pd) in Consiglio comunale.
Installati, infatti, i 20 pannelli in poliondulato sul perimetro della parte frontale, quella che dà su Corso Matteotti e guarda verso il santuario delle Grazie, parte che è lunga una cinquantina di metri. I pannelli, per ora, ne ricoprono 30, i restanti 20, infatti, sono a “disposizione” della chiesa di San Nicolò e saranno ricoperti nei prossimi giorni.
Sono stati realizzati dal Servizio relazioni esterne del Comune, con la supervisione di Massimo Ippoliti, scultore e docente al liceo artistico cittadino “Mannucci”, che il monumento lo conosce molto bene.
Nei pannelli dove campeggia la scritta “Coprire per riscoprire“, sono riportati nel dettaglio alcuni particolari del monumento stesso proprio per “riscoprirlo” e valorizzarne lei varie componenti. Il tutto legato dal filo conduttore del pentagramma con le note musicali che riportano lo “Stabat Mater“. Pentagramma e note sono colorati in rosso bordò, la tonalità cromatica che richiama il logo del comune di Jesi.
Sistemate anche le indicazioni, con i loghi, relative agli esercizi commerciali presenti nella piazza e all’interno della Corte Bettini.