JESI – Cubi di cemento «di grosse dimensioni, che occupano numerosi parcheggi e esteticamente discutibili», quelli posizionati lungo Viale della Vittoria per la temporanea messa in sicurezza dei pali della pubblica illuminazione ammalorati e a rischio. Così li ha definiti dall’opposizione il consigliere di Patto per Jesi Giancarlo Catani. A spiegare il loro perché è stata l’assessora a lavori pubblici e urbanistica Valeria Melappioni: «Esteticamente discutibile ma un’altra soluzione immediata era impossibile».
Argomenta Melappioni: «Sono ventinove i pali dei quali, dopo le verifiche di JesiServizi, lo stato di corrosione determina un livello di vita utile pari pressoché a zero. Di questi, ben 22 si sono rivelati non avere alla base un plinto di fondazione. Completamente inutile, dunque, sarebbe stato sostituirli senza una fondazione. Per intervenire inserendo dei plinti sotto il terreno ci si sarebbe dovuti interfacciare con la presenza dei sottoservizi e delle radici degli alberi. Una soluzione immediata era quindi impossibile. L’unica in breve tempo è stata intervenire con i blocchi in cemento, dei plinti quindi esterni, sulla base di un calcolo statico che ne ha determinato la grandezza necessaria e che la giustifica. Un intervento effettuato in pochissimo tempo. Si è trattato di una cura, amara ma dovuta: la priorità era la sicurezza».
Dice poi l’assessora spiega: «Con Jesiservizi e gli uffici tecnici è in atto una fase di studio successiva, su come ripensare in maniera completa il sistema di illuminazione lungo il viale. Ovviamente occorre fare i conti col fatto che il consumo di risorse per l’emergenza ne sottrae alla programmazione. E sono diverse le emergenze in città che si stanno evidenziando. La scelta sulla illuminazione andrà inserita in una più generale visione per il Viale della Vittoria, da ripensare con un grande progetto futuro».