JESI – Riprendono giovedì 26 i lavori nelle due piazze del centro interessate agli interventi di riqualificazione e nuova pavimentazione. E nella stessa giornata si procederà anche alla ripulitura delle mura dalle erbe infestanti.
«L’intervento sulle mura castellane sarà effettuato con diserbanti di origine naturale di assoluta sicurezza. Più precisamente il trattamento verrà effettuato con acido pelargonico, estratto dalle piante di gerani, un acido grasso ad efficace azione erbicida», spiega in una nota l’amministrazione. Nell’intera giornata il trattamento sarà completato in tutte le mura da parte di una ditta specializzata e autorizzata. A tal fine l’amministrazione comunale invita i residenti che hanno finestre che si affacciano sulle mura a tenerle chiuse durante le operazioni. Precauzione che non è in alcun modo dettata da motivi sanitari, ma esclusivamente dal fatto che tale prodotto naturale, che viene distribuito mediante nebulizzazione, inevitabilmente può sporcare.
Per quanto riguarda invece piazza Pergolesi si riprenderà a rimuovere il pavimento in pietra e a mettere mano alle reti dei sottoservizi che dovranno essere sostituite. La piccola porzione di area dove sono state trovate alcune ossa di una sepoltura databile diversi secoli fa non pregiudica la regolare attività di cantiere. Nel frattempo, la giunta ha incaricato i progettisti di prevedere una soluzione alternativa che dia maggiore risalto al monumento a Pergolesi e alla chiesa di San Nicolò, valutando di soprassedere alla presenza di un nuovo manufatto per ospitare l’edicola. Tale approfondimento non comporterà ritardi sul cantiere.
In piazza Colocci, il fondo asciutto, permette di effettuare le riprese tramite laser-scanner che consentiranno poi di ricostruire in 3D gli edifici presenti nell’area prima della loro demolizione nel ‘400. Era questa la decisione presa per lasciare una memoria storica di quello che è stato trovato. L’operazione sarà preceduta da una completa ripulitura degli scavi per togliere i detriti che nel frattempo si sono formati. «Effettuati questi interventi tecnici, il cantiere diventerà completamente operativo e dunque – inglobati i muri in appositi teli – si procederà al riempimento con la terra, al rifacimento della massicciata e al successivo ripristino dei sampietrini. Piazza Colocci, così come disposto dalla Soprintendenza in funzione del materiale sottostante ritrovato, non potrà poi più essere utilizzata per la sosta», spiega l’amministrazione.