JESI – Completamento della demolizione dell’ex Ospedale, aumenta il conto per il Comune di Jesi, comproprietario per poco più del 12% di immobili e area e, in proporzione, chiamato a partecipare delle spese. Dal progetto esecutivo per l’abbattimento dell’ultima parte rimasta in piedi e da demolire, la palazzina ex laboratorio analisi, il conto per piazza Indipendenza lievita di poco più di 18mila euro, arrivando ad un ammontare di 121.448,22 euro. Di circa 900mila euro il conto totale, che per il restante spetta all’Asur, proprietaria di maggioranza. Sarà alla fine solo l’edificio settecentesco del Fatebenefratelli, immobile storico sottoposto a vincolo e primo nucleo dell’ospedale nell’area, a sopravvivere.
Il grosso del vecchio nosocomio, abbandonato nel 2014 col completamento del trasferimento al Carlo Urbani dell’attività ospedaliera (anche se vi sono rimaste attive fino ai primi mesi del 2018 le cucine), è stato demolito in poche settimane nella primavera del 2021. I lavori sono andati avanti in maniera spedita e hanno fatto scomparire i due grandi plessi che guardavano viale della Vittoria, risalenti alla metà del secolo scorso. All’intervento- 755 mila euro l’importo dopo la gara d’appalto – hanno compartecipato in proporzione alla propria quota di proprietà l’Asur e il Comune di Jesi. Giù è andato poi anche quello che era l’obitorio dell’ex Ospedale Civile, che dovrà infine salutare anche l’ultimo pezzo novecentesco, la palazzina che ospitava il laboratorio analisi, affacciata col suo cortile su Corso Matteotti, realizzata fra anni ’60 e ’70.
Recente in Consiglio l’intervento di un operatore commerciale della zona, Aldivano Ferrucci, che ha minacciato: «A gennaio 2023 ricorso al Tar e richiesta danni per il recupero del fatturato perso, da parte degli operatori economici che in Viale della Vittoria avevano fortemente investito: contavano sul parcheggio all’ex ospedale e sull’ampliamento del passaggio per il Corso col completamento dell’abbattimento ma tutto è fermo. La previsione era che entro quest’anno l’abbattimento sarebbe stato concluso. E che con l’eliminazione anche dell’ex laboratorio analisi, sarebbe stato allargato il collegamento fra viale della Vittoria e Corso Matteotti, con incremento del passaggio di persone e clienti. C’è chi ha investito e avviato la sua attività quando il parcheggio (i posti auto che erano stati ricavati sui lati prospicienti il viale e via Vittorio Veneto in attesa della demolizione, nda) era aperto e a disposizione dei clienti. Lo spazio è stato poi giustamente chiuso per consentire i lavori ma ora si attende che l’area venga riaperta al pubblico. Dal 1 gennaio prossimo, cittadini e operatori economici che ritengono di essere stati danneggiati procederanno a presentare ricorso d’urgenza al Tar e richiesta di risarcimento per il reintegro del fatturato che è stato perso».
«Ufficialmente – ha fatto il punto in risposta il sindaco Lorenzo Fiordelmondo – l’intera area dell’ex ospedale già abbattuto è ancora un cantiere, dato che della demolizione, per quanto di fatto già realizzata, non è stata dichiarata la chiusura. Per completare l’abbattimento anche dell’ex laboratorio analisi, i lavori non sono ancora stati appaltati. Da agosto il progetto attende di essere adeguato al nuovo prezziario regionale per le opere pubbliche». Quanto al parcheggio in questione, «abbiamo sondato presso l’Asur la possibilità di tornare a far utilizzare almeno la parte già asfaltata, tanto più con l’approssimarsi del Natale, ma non mi pare che ci siano grosse possibilità. Insisteremo. Ma tutto sconta il fatto che l’Asur, con la riforma attuata dalla Regione, si trova in una sorta di “trimestre bianco” in attesa che parta il nuovo assetto».