JESI – «Un progetto estremamente innovativo. Non sovvenzioni o soluzioni calate dall’alto ma l’aiuto concreto alle persone, per dare loro e alle loro famiglie la possibilità di rimettersi in gioco».
Così Fabio Agabiti Rosei, presidente del comitato di Jesi e Vallesina di Confindustria, spiega nel protocollo che coinvolge l’organizzazione delle imprese, il Comune di Jesi e l’Azienda Servizi alla Persona per favorire il reinserimento nel mondo del lavoro di persone in condizioni di fragilità, disagio e povertà.
Spiega Franco Pesaresi, direttore Asp: «Saranno finanziati mille mesi di tirocini nelle industrie aderenti, che potranno coinvolgere fra le 75 e le 150 persone. I tirocini infatti avranno la durata di sei mesi, rinnovabili fino ad un anno. Di trecentocinquanta euro mensili il rimborso». L’iniziativa si avvale di fondi europei per 322 mila euro e allarga un primo progetto in corso. «Venticinque – dice Pesaresi – i tirocini di una precedente esperienza in atto. Ad oggi sette i casi che hanno avuto sviluppi positivi, fra assunzioni e buone possibilità che si concretizzano». È l’Asp a individuare, fra i casi di disagio e povertà di cui si occupa, i soggetti con maggiori capacità e possibilità lavorative, indirizzandoli verso le soluzioni che appaiono più appropriate.
Apprezza l’assessora ai servizi sociali Marialuisa Quaglieri: «Il Comune svolge il suo ruolo di monitoraggio e verifica degli esiti, bene la disponibilità di Confindustria e delle aziende non appena prospettata loro l’idea, prima ancora del protocollo. I tirocini sono una importante possibilità di avvio ad un effettivo reinserimento lavorativo e in questa ottica sono pensati e, confido, considerati dalle aziende stesse».