JESI -Nuovo distributore carburanti lungo l’Asse sud, la partita è ancora aperta. La ditta Scavi e Condotte di Apiro, interessata a realizzare l’opera, ha presentato ricorso alla Corte di Cassazione in opposizione alla sentenza del Consiglio di Stato, che ha dato ragione al Comune. «Dovremo attendere un ulteriore grado di giudizio per chiudere definitivamente la vicenda», il commento del sindaco Massimo Bacci.
Il Consiglio comunale aveva bocciato l’autorizzazione alla variante urbanistica per la costruzione del nuovo distributore. Al riguardo, il Consiglio di Stato ha chiarito che “le valutazioni di merito relativamente alla corretta pianificazione del territorio sono prerogative di indirizzo politico-amministrative proprie dell’organo consiliare e possono anche motivatamente discostarsi dai pareri resi dagli uffici tecnici comunali.
Il Tar, al contrario, aveva dato ragione al privato, ritenendo non congrua la richiesta di risarcimento milionaria pretesa dall’azienda e intimando il Comune stesso a formulare una ipotesi risarcitoria che sarebbe stata di svariate centinaia di migliaia di euro. Nelle intenzioni dei proponenti, l’impianto di carburanti dovrebbe sorgere in un’area verde a ridosso di via Roma, al posto di una porzione della pista ciclabile di via Spina. Maggioranza e opposizione, in aula, si sono compattate per dire no.