Jesi-Fabriano

Jesi, divieti di sosta e di transito per la realizzazione della pista ciclabile

Per la realizzazione del tracciato riservato alle biciclette di via King, l'amministrazione ha disposto alcune modifiche temporanee alla viabilità

Una pista ciclabile

JESI – Modifiche alla viabilità in arrivo per la realizzazione della pista ciclabile di via King. A partire da lunedì 15 marzo, fino al termine dei lavori, sono previsti divieti di sosta con rimozione forzata, ove necessario, divieto di transito temporaneo, per il tempo strettamente necessario alla esecuzione degli interventi, riduzione della carreggiata e obbligo di passaggio su di una sola corsia, senso unico alternato, strettoie asimmetriche e limite massimo di velocità a 30-20-10km/h in prossimità del cantiere.

L’obiettivo è concludere l’opera, ed annesso parcheggio “compensatore” di via Paladini, per la primavera. Il nuovo anello ciclabile che collegherà il palasport Ezio Triccoli al tracciato già presente nell’area dei giardini pubblici di viale Cavallotti, passando appunto per viale Martin Luther King e la zona scolastica (Liceo Scientifico, Sbriscia, Cappannini e Collodi), costerà circa 270 mila euro e rientra nel progetto complessivo “Piedibus della Bassa Vallesina”, che ha visto la collaborazione fra i comuni di Agugliano, Chiaravalle, Falconara, Maiolati Spontini, Monsano, Polverigi e Jesi e il contributo del Ministero dell’Ambiente. Sarà realizzato anche un parcheggio compensatore in via Paladini, «vale a dire – precisa l’assessore Napolitano – un’area di sosta utile a garantire quei posti auto che saranno eliminati per lasciar posto alla pista ciclabile di viale Martin Luter King. Ed è la prima volta che si prevedono infrastrutture per non creare disagi all’introduzione di una pista ciclabile in una parte importante della città».

L’intervento riguarda in particolare via M.L.King, viale Verdi, via Tabano, via Amici, via Paladini, via San Francesco. Nel piano urbano della mobilità si prevede la riduzione delle corsie veicolari sovradimensionate che incentivano le alte velocità e il parcheggio in doppia fila, in modo da ricavare spazi per la micromobilità senza ridurre i flussi, alcuni interventi di moderazione del traffico e di condivisione dello spazio della strada senza ricorrere alla realizzazione di corsie riservate (con l’istituzione di zone 30 o sensi unici), e la promozione dell’utilizzo di mezzi di mobilità individuale e a basso impatto ambientale come biciclette, monopattini, motoveicoli elettrici anche in modalità condivisa.