JESI – Occorrerà fare ricorso alle vecchie foto di Piazza della Repubblica per non sbagliare nel riposizionare la fontana dei leoni lì dove si trovava fino al 1949, così come richiesto dal lascito testamentario di Cassio Morosetti. Mentre si è in attesa del pronunciamento del Comitato dei garanti sulla richiesta di referendum, il Comune ha affidato un incarico a riguardo ad un professionista di Civitanova Marche per 4 mila e 900 euro.
«L’intervento- spiegano gli uffici- prevede il corretto posizionamento originale della fontana, la cui necessità è stata espressa verbalmente anche della Soprintendenza di Ancona. In base alla cartografia attualmente in possesso del Comune di Jesi, non si è in grado di stabilire con certezza l’esatta posizione originaria della fontana in piazza della Repubblica. É pertanto necessario procedere ad un approfondimento in merito al posizionamento planimetrico prima del suo spostamento da Piazza Federico II a piazza della Repubblica. É necessario affidare ad un soggetto specializzato, un rilievo e studio fotografico anche storico al fine di individuare l’originaria posizione della fontana dei Leoni in piazza della Repubblica».
Nel testamento Morosetti ha disposto «obbligo di riportare la fontana con i leoni e obelisco in Piazza della Repubblica, ove era sita prima della guerra, lasciandola lì per sempre nel posto ove gli architetti del tempo vollero che fosse; la fontana dovrà essere resa perfettamente funzionante nella sua parte idraulica, allacciata all’acquedotto cittadino». Il tutto entro il 22 luglio prossimo o i due milioni andranno suddivisi fra Lega del Filo d’Oro di Osimo, Fondazione “Opera San Francesco per i poveri” e “Pane quotidiano” di Milano.
Entro domani 25 gennaio andrà intanto consegnata dallo studio Acale srl cui è stata affidata la redazione del progetto definitivo e esecutivo dell’intervento (60 mila euro). Assegnati anche gli incarichi per un sondaggio penetrometrico dinamico in Piazza Federico II e una indagine georadar sulle due piazze e sul tragitto che dovrà compiere la fontana. «Per le operazioni di smontaggio dell’obelisco- si spiega- si ipotizza lo stazionamento sulle piazze di una gru. Su Piazza Federico II risultano essere presenti alcune grotte sotterranee di cui per una parte non si conosce l’esatta posizione».