JESI – Niente più edicola in piazza Pergolesi. L’intenzione dell’amministrazione comunale è ora nero su bianco. La Giunta guidata dal sindaco Massimo Bacci ha infatti chiesto ai progettisti dell’intervento di “Riqualificazione architettonica ed urbanistica di Corso Matteotti e Piazza della Repubblica: 1° stralcio del 1° lotto (Piazza Pergolesi)” «di rivalutare gli elementi compositivi del progetto approvato, ferma restando l’idea progettuale originale, formulando una proposta di variante al progetto stesso».
La nuova proposta progettuale, spiega sempre l’Esecutivo, dovrà essere formulata, in bozza, entro e non oltre 30 giorni dalla formalizzazione dell’incarico e gli elaborati progettuali definitivi entro 45 giorni dall’accettazione della proposta formulata da parte dell’Amministrazione, «onde evitare sospensioni dei lavori troppo lunghe».
L’obiettivo dell’amministrazione comunale è quello di «sottolineare il ruolo di fulcro e di traguardo della nuova spazialità per la statua del Pergolesi e, al contempo, di creare una relazione fisica e funzionale tra la Piazza ed il cortile interno dell’emergenza architettonica del complesso ex Giuseppine, che in una prospettiva di valorizzazione complessiva permetta di trascendere la funzione di mera quinta prospettica dell’edificio». Tradotto, «si ritiene possibile soprassedere dalla realizzazione dell’edificio previsto quale sede per l’edicola, attesa la possibilità di dislocare l’attuale attività all’interno di immobili presenti nelle immediate vicinanze, nonché si reputa opportuno stralciare dalla realizzazione dell’opera la parte relativa alla segnaletica di indicazione dei luoghi pubblici e agli elementi di arredo di carattere culturale, accantonandone il relativo importo tra le somme a disposizione per l’attuazione in una fase successiva, una volta individuata la tipologia definitiva». Non ancora stabilito, invece, di quanto sarà arretrata la statua dedicata al compositore.
Per quanto riguarda l’edicola, infine, pare che vi sia un accordo per dislocarla all’interno dei locali dell’ex libreria Cattolica, di proprietà della Diocesi.