Jesi-Fabriano

Jesi, emergenza sanità fra Consiglio comunale aperto e opposizioni in protesta

Entro metà febbraio la convocazione, intanto seconda riunione dell'Osservatorio con sindaci della Vallesina e operatori. Ma civici e Fratelli d'Italia si uniscono per reclamare: «Inaccettabile il mancato coinvolgimento dei consiglieri»

Ospedale Carlo Urbani

JESI – «Si terrà entro la metà di febbraio il Consiglio comunale aperto sulla sanità. Saranno invitati l’assessore regionale Filippo Saltamartini e il commissario straordinario dell’Azienda Sanitaria Territoriale di Ancona Nadia Storti». A farlo sapere è il Comune di Jesi, dopo la seconda riunione dell’Osservatorio sulla sanità che, promosso dal sindaco Lorenzo Fiordelmondo, ha visto la partecipazione di sindaci della Vallesina e rappresentanti degli operatori della sanità.

«Erano stati infatti chiamati – spiega l’amministrazione jesina – proprio per valutare la loro disponibilità a partecipare ad un Consiglio comunale dedicato, dove poter illustrare la situazione presente al Carlo Urbani, nei presidi territoriali, nella gestione della medicina generale e della medicina di continuità. Condivisa l’idea di un percorso congiunto, con il pieno coinvolgimento anche della componente socio-assistenziale, per mettere nelle condizioni il Consiglio comunale di Jesi di poter assolvere al proprio ruolo di indirizzo su un tema centrale per il nostro territorio che supera ovviamente i confini comunali».

Principali criticità presenti emerse ancora una volta, «quella cronica del personale; la situazione al pronto soccorso, anche in termini di sicurezza degli operatori che qui vi operano; dai sindaci della Vallesina rimarcata la grande difficoltà legata al ridotto numero dei medici di base e del servizio di continuità assistenziale (ex guardia medica) accorpato su più Comuni».

Fiordelmondo dice: «Ringrazio tutti i partecipanti per gli spunti di riflessione e per la disponibilità a condividere questo percorso partecipativo. Nel corso dell’incontro insieme agli altri sindaci abbiamo evidenziato l’importanza di riattivare la conferenza dei sindaci, altro strumento di indirizzo importante al quale daremo immediato impulso».

Ma intanto è tutta insieme l’opposizione consiliare (Jesiamo, Orizzonte Jesi, Riformisti, Fratelli d’Italia) che si unisce per protestare: «Siamo venuti a conoscenza che sono stati convocati rappresentanti del mondo sanitario, dopo il primo incontro di novembre, per organizzare un consiglio comunale aperto sulla Sanità. Il tutto senza che i consiglieri comunali siano stati né nel primo incontro né nel secondo informati o convocati. Anzi, a seguito di gravi problemi accaduti presso il Pronto Soccorso, e di altre tematiche aperte sulla sanità cittadina su cui i gruppi di minoranza hanno sempre tenuto alta l’attenzione chiedendo di convocare un consiglio comunale aperto, è stato chiesto di convocare prima la commissione competente, ma anche questa richiesta non è stata accolta».

Per le forze di opposizione: «L’amministrazione abusa della parola partecipazione ma sempre più spesso nella pratica non la attua; anche questa volta si dimentica di coinvolgere l’organo di rappresentanza di tutti i cittadini, il consiglio comunale! Ma se i consiglieri di maggioranza accettano supinamente il fatto di non essere coinvolti per i sottoscritti consiglieri di minoranza questo modo di fare è inaccettabile, fuori dai principi di democrazia e partecipazione. Invitiamo pertanto il Presidente del Consiglio Comunale a rimediare a questa “svista” ridando il giusto ruolo all’organo che presiede».