JESI – Ampliare la fascia di esenzione dal pagamento dei servizi di mensa e trasporto scolastici: la Giunta ha dato mandato agli uffici di effettuare un’analisi in ordine alle ripercussioni di un eventuale incremento del limite di esenzione Isee da 2 mila a 6 mila euro, per quanto riguarda i servizi di refezione e scuolabus. L’attuale soglia comporta un totale di esenzioni per poco più di 32 mila euro. «Ma la quota potrebbe arrivare, secondo una prima stima di massima, a 70, 80 mila euro- dice il sindaco Massimo Bacci– l’idea è andare incontro alla fascia di popolazione più fragile, dall’Isee ridotto».
Ad essere attualmente esentate sono le famiglie di 82 alunni per la mensa scolastica (poco più di 26 mila euro di mancati importi) e di 22 studenti per ciò che riguarda il trasporto (circa 6 mila euro).
«La complessa congiuntura economica, determinata dalla situazione pandemica in atto – riflette la Giunta- impone l’adozione di misure di sostegno a favore dei nuclei familiari in condizione di disagio». Via dunque alla verifica per valutare la percorribilità di un innalzamento del limite Isee e di un allargamento della platea dei beneficiari delle esenzioni. Occorrerà calcolare impatto economico e ripercussioni sui contratti di servizio stipulati con JesiServizi – che gestisce mense e scuolabus- e Asp Ambito 9.
Intanto in Consiglio il sindaco Massimo Bacci è tornato a rimarcare: «Le mense di Jesi, per il sesto anno consecutivo, sono rientrare nella top ten in Italia per la qualità dei menù. Anche l’ultima classifica ha confermato il risultato. Tutti i prodotti utilizzati sono biologici, e per questo abbiamo ottenuto anche un contributo di 200 mila euro. Risultati straordinari ottenuti grazie agli operatori, a JesiServizi, alla collaborazione con il comitato dei genitori».