Jesi-Fabriano

Jesi Estate, l’assessore Butini: «Le nostre proposte non soddisfano i gusti di Binci? Ce ne faremo una ragione»

L'esponente di Giunta replica al consigliere d'opposizione, che ha puntato il dito contro il Jazz Festival e le altre iniziative organizzate in città da luglio a settembre

La movida a Jesi (immagine di repertorio pre-covid)

JESI – «È evidente che le nostre proposte non soddisfano i gusti di Binci, ce ne faremo una ragione». L’assessore alla cultura, Luca Butini replica di nuovo al consigliere del Partito Democratico, che ha lamentato la carenza di iniziative nel cartellone di Jesi Estate, puntando il dito contro il costo del Jazz Festival (leggi l’articolo).

«L’anno prossimo – risponde sarcastico Butini – proporrò di valutare se alcuni appuntamenti di Jesi Jazz Festival si possano tenere al Bar Parò ed al Ristorante La Coppetella, in collaborazione con i rispettivi titolari. Chissà, forse “suonando” da quelle che il consigliere Binci individua come le colonne d’Ercole della nostra città riusciremo a sedurre qualche viandante sperduto, portandolo così entro i nostri confini. Al di là della battuta, lo invitiamo a partecipare ai sei concerti di Jesi Jazz Festival; se anche i nomi di musicisti di valore internazionale che verranno o torneranno a Jesi a lui non dicono molto (anch’io non sono competente, ma sto imparando ad apprezzare), sono certo che De Andrè, De Gregori, Pino Daniele, Jacques Brel, Leo Ferrè, Yves Montand, Santana, Janis Joplin, Joan Baez, Joe Cocker, The Who, Creedence Clearwater Revival, Jimi Hendrix sapranno risvegliare la sua curiosità. Brani di questi autori saranno interpretati in chiave jazz, così come nelle scorse edizioni ad essere protagonisti furono musiche di Pergolesi, Mascagni, Sting, Modugno, Beatles ed altri. Proprio perché il Jazz non vuole essere “di nicchia”, è piuttosto il contrario. Forse “per intenditori” sì, se questo significa che buona parte del pubblico è lì perché ha scelto di andarci, non perché passava di lì per caso. Ed un pubblico sempre maggiore e sempre più competente esige ed impone programmi coerenti e strutturati, e tutto ciò genera miglioramento, magari lento anche per via delle risorse limitate, ma costante. Stessa cosa si può dire per l’adesione convinta del Comune di Jesi al Festival Terranostra di Apiro, che quest’anno arriva alla 48ma edizione e sarà presentato a Jesi che, per la prima volta, ospiterà due serate. Si tratta di una manifestazione che usa il linguaggio della musica e della danza per proporre la conoscenza di culture di persone e popoli stranieri – e sappiamo quanto ciò sia importante – così come i linguaggio del cinema e quello del teatro sono stati rispettivamente protagonisti delle due recenti rassegne, KA e Nella Giungla delle città, uniche nelle Marche premiate dal bando MigrArti, mirato a promuovere le culture di provenienza di immigrati stabilmente residenti in Italia, nell’ottica dello sviluppo della reciproca conoscenza».

L’esponente di Giunta non si ferma qui. «Prima ancora del Jazz Festival e di Terranostra – sottolinea sempre Butini – invitiamo il consigliere Binci alla serata jesina del Festival Armonie della Sera, sabato 21 luglio alle 21 in Pinacoteca, un concerto che avvicinerà alla musica (anche) chi entra a Palazzo Pianetti  per conoscere Betto Tesei e le sue stanze segrete. Offerte diverse rispetto al Summer Jamboree che Binci cita? Molto diverse, certo. Il confronto su molti fronti è impari, a partire dall’investimento. E poi le nostre sono manifestazioni che cercano di lasciare qualcosa dentro».